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mercoledì 16 maggio 2007

Elogio della CODA


Stamattina, ferma tra lo svincolo Città est e quello Città ovest, dopo una grassa ora di macchina e la previsione di almeno un'altra ora e mezza di coda, quando ormai il sonno aveva ceduto il passo al coma vigile e dopo il coma subentrava uno stato di depressione avanzata e mi veniva da piangere e il viadotto su cui ero bloccata tremava tutto (secondo la nota legge fisica secondo cui i ponti è giusto che oscillino, sennò si frantumano) e il TIR dietro di me suonava all'impazzata perchè non ci muovevamo da un quarto d'ora all'improvviso mi si è accesa una lampadina e ho capito.
Come ho fatto a non pensarci prima? E' così ovvio.
La coda è lo strumento che lo Stato ha escogitato per obbligarci a MEDITARE. Che sciocca! e io che mi scervellavo sul modo per evitarla e maledicevo la Società Autostrade e lo sciopero dei portuali e il fermo delle Ferrovie, me la sono presa persino con gli Appennini, gli stupidi Appennini che stritolano la mia beneamata regione tra mare e pianura, ma 'sti cavolo di monti non potevano spuntare un po' più in là?
No, no, tutto sbagliato.
E' giusto fare la coda, è bene fare la coda, anzi più è lunga meglio è. Perchè la coda fa bene all'anima e allo spirito, è maieutica, stimola la riflessione sui problemi esistenziali, aiuta l'introspezione e serve anche, a ben vedere, al fisico, visto che aspettando aspettando ci si tempra alla fame, al freddo e si trattiene la pipì per delle ore.
I pensieri migliori, i più edificanti, mi vengono proprio in coda: pensavo che dopo tutto l'idea di trasferirsi definitivamente in Olanda e stracciare la cittadinanza italiana non era poi così male, ragionavo anche che mi piacerebbe imparare a maneggiare un lanciafiamme, così, giusto per provarlo su quelli che ti sfanalano perchè non sei scattato a percorrere i 2 metri 2 che ti separano dalla macchina davanti, meditavo anche sull'accoppiata cervello-proprietario di un'AUDI che non deve essersi mai verificata nel corso della storia.
E ancora.
Il concetto di "libertà" assume sfumature del tutto peculiari se osservato dalle sbarre di un auto, guardando altre macchine e altri passeggeri ergastolani, senza manco l'ora d'aria, intrappolati privi di scampo su 3 magnifiche (ahahah) autostrade vanto e orgoglio dell'italica industria.
Fantasticavo sul concetto di "democrazia", così attuale di questi tempi e così poco pratico, ahimè, considerando il fatto che le migliaia di persone in coda assieme a me alla domanda "Vuoi passare almeno 4 ore della tua giornata in macchina,intrappolato in galleria a respirare gas di scarico" avrebbe risposto democraticamente no grazie, ma ahahaha ci hai creduto testa di velluto, la coda la fai lo stesso anche se abbiamo raggiunto il quorum e la maggioranza degli italiani la coda non la vuole.
Insomma, che dire, mi sento grata allo Stato per l'attenzione rivolta alla mia persona e prego ogni giorno di poter fare le mie 2 orette quotidiane di meditazione senza le quali, ne sono certa, non sarei la persona che sono.

4 commenti:

  1. ti sono vicina!!!!
    .......ma allora per l'olanda??

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  2. volete venire anche voi? potremmo comprarci una bella fattoria olandese con PECORE e altalene per i bambini...

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  3. riguardo alle accoppiate cervello-auto non trascurerei le Golf.
    Pa

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  4. Beh ... motivi di riflessione e meditazione ci vengono anche offerti anche dagli altri automobilisti!!!

    Gia` che si parla di Audi: da quando ci siamo trasferiti ed abbiamo incominciato a viaggiare parecchio sulle autostrade italiane, devo attribuire il record di sfanalamenti ai guidatori di Audi e BMW.

    Già disturbano anche quelle poche volte che se ne stanno calmi, con quei fari alogeni “anabbaglianti”
    solo per chi viaggia con gli occhiali da sole.

    In piu` questi simpaticoni si fanno particolarmente notare è mentre si sorpassa: da circa 4 km vedi sullo specchietto il tipico sfanalare che ti annuncia che il nostro amico si sta avvicinando.

    Anche se è vero che una volta su dieci mi sorge un timido desiderio di interrompere il sorpasso per far passare il “coglione”, le altre 9 volte vengo assalito da istinti di ripicca: continuo tranquillamente il mio sorpasso, pero` cercando di ridurre al minimo la differenza di velocita`.

    Finito il teatrino del sorpasso rallentato, in cui spero di cuore che il guidatore dell'Audi si sia arrabbiato per bene, inizia la fase responsabile "senso di colpa": mi auto-rimprovero del comportamento infantile e faccio solenne giuramento di avere un atteggiamento piu` compassionevole verso i mie prossimi piu` sfortunati, a cui e` stato tolto il dono dell'intelligenza.

    ;-)

    Aldila` degli scherzi ... questi incoscenti mettono a rischio la propria vita e quella degli altri per una manciata di secondi guadagnati.
    Non si rendono neanche conto (almeno spero) dell'ansia che possono indurre a chi si trova a 130km in autostrada, mentre sta sorpassando un Tir lunghissimo, con una macchia a 2 metri dalla propria che continua a sfanalare.

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