Stamattina, ferma tra lo svincolo Città est e quello Città ovest, dopo una grassa ora di macchina e la previsione di almeno un'altra ora e mezza di coda, quando ormai il sonno aveva ceduto il passo al coma vigile e dopo il coma subentrava uno stato di depressione avanzata e mi veniva da piangere e il viadotto su cui ero bloccata tremava tutto (secondo la nota legge fisica secondo cui i ponti è giusto che oscillino, sennò si frantumano) e il TIR dietro di me suonava all'impazzata perchè non ci muovevamo da un quarto d'ora all'improvviso mi si è accesa una lampadina e ho capito.
Come ho fatto a non pensarci prima? E' così ovvio.
La coda è lo strumento che lo Stato ha escogitato per obbligarci a MEDITARE. Che sciocca! e io che mi scervellavo sul modo per evitarla e maledicevo la Società Autostrade e lo sciopero dei portuali e il fermo delle Ferrovie, me la sono presa persino con gli Appennini, gli stupidi Appennini che stritolano la mia beneamata regione tra mare e pianura, ma 'sti cavolo di monti non potevano spuntare un po' più in là?
No, no, tutto sbagliato.
E' giusto fare la coda, è bene fare la coda, anzi più è lunga meglio è. Perchè la coda fa bene all'anima e allo spirito, è maieutica, stimola la riflessione sui problemi esistenziali, aiuta l'introspezione e serve anche, a ben vedere, al fisico, visto che aspettando aspettando ci si tempra alla fame, al freddo e si trattiene la pipì per delle ore.
I pensieri migliori, i più edificanti, mi vengono proprio in coda: pensavo che dopo tutto l'idea di trasferirsi definitivamente in Olanda e stracciare la cittadinanza italiana non era poi così male, ragionavo anche che mi piacerebbe imparare a maneggiare un lanciafiamme, così, giusto per provarlo su quelli che ti sfanalano perchè non sei scattato a percorrere i 2 metri 2 che ti separano dalla macchina davanti, meditavo anche sull'accoppiata cervello-proprietario di un'AUDI che non deve essersi mai verificata nel corso della storia.
E ancora.
Il concetto di "libertà" assume sfumature del tutto peculiari se osservato dalle sbarre di un auto, guardando altre macchine e altri passeggeri ergastolani, senza manco l'ora d'aria, intrappolati privi di scampo su 3 magnifiche (ahahah) autostrade vanto e orgoglio dell'italica industria.
Fantasticavo sul concetto di "democrazia", così attuale di questi tempi e così poco pratico, ahimè, considerando il fatto che le migliaia di persone in coda assieme a me alla domanda "Vuoi passare almeno 4 ore della tua giornata in macchina,intrappolato in galleria a respirare gas di scarico" avrebbe risposto democraticamente no grazie, ma ahahaha ci hai creduto testa di velluto, la coda la fai lo stesso anche se abbiamo raggiunto il quorum e la maggioranza degli italiani la coda non la vuole.
Insomma, che dire, mi sento grata allo Stato per l'attenzione rivolta alla mia persona e prego ogni giorno di poter fare le mie 2 orette quotidiane di meditazione senza le quali, ne sono certa, non sarei la persona che sono.
Come ho fatto a non pensarci prima? E' così ovvio.
La coda è lo strumento che lo Stato ha escogitato per obbligarci a MEDITARE. Che sciocca! e io che mi scervellavo sul modo per evitarla e maledicevo la Società Autostrade e lo sciopero dei portuali e il fermo delle Ferrovie, me la sono presa persino con gli Appennini, gli stupidi Appennini che stritolano la mia beneamata regione tra mare e pianura, ma 'sti cavolo di monti non potevano spuntare un po' più in là?
No, no, tutto sbagliato.
E' giusto fare la coda, è bene fare la coda, anzi più è lunga meglio è. Perchè la coda fa bene all'anima e allo spirito, è maieutica, stimola la riflessione sui problemi esistenziali, aiuta l'introspezione e serve anche, a ben vedere, al fisico, visto che aspettando aspettando ci si tempra alla fame, al freddo e si trattiene la pipì per delle ore.
I pensieri migliori, i più edificanti, mi vengono proprio in coda: pensavo che dopo tutto l'idea di trasferirsi definitivamente in Olanda e stracciare la cittadinanza italiana non era poi così male, ragionavo anche che mi piacerebbe imparare a maneggiare un lanciafiamme, così, giusto per provarlo su quelli che ti sfanalano perchè non sei scattato a percorrere i 2 metri 2 che ti separano dalla macchina davanti, meditavo anche sull'accoppiata cervello-proprietario di un'AUDI che non deve essersi mai verificata nel corso della storia.
E ancora.
Il concetto di "libertà" assume sfumature del tutto peculiari se osservato dalle sbarre di un auto, guardando altre macchine e altri passeggeri ergastolani, senza manco l'ora d'aria, intrappolati privi di scampo su 3 magnifiche (ahahah) autostrade vanto e orgoglio dell'italica industria.
Fantasticavo sul concetto di "democrazia", così attuale di questi tempi e così poco pratico, ahimè, considerando il fatto che le migliaia di persone in coda assieme a me alla domanda "Vuoi passare almeno 4 ore della tua giornata in macchina,intrappolato in galleria a respirare gas di scarico" avrebbe risposto democraticamente no grazie, ma ahahaha ci hai creduto testa di velluto, la coda la fai lo stesso anche se abbiamo raggiunto il quorum e la maggioranza degli italiani la coda non la vuole.
Insomma, che dire, mi sento grata allo Stato per l'attenzione rivolta alla mia persona e prego ogni giorno di poter fare le mie 2 orette quotidiane di meditazione senza le quali, ne sono certa, non sarei la persona che sono.
ti sono vicina!!!!
RispondiElimina.......ma allora per l'olanda??
volete venire anche voi? potremmo comprarci una bella fattoria olandese con PECORE e altalene per i bambini...
RispondiEliminariguardo alle accoppiate cervello-auto non trascurerei le Golf.
RispondiEliminaPa
Beh ... motivi di riflessione e meditazione ci vengono anche offerti anche dagli altri automobilisti!!!
RispondiEliminaGia` che si parla di Audi: da quando ci siamo trasferiti ed abbiamo incominciato a viaggiare parecchio sulle autostrade italiane, devo attribuire il record di sfanalamenti ai guidatori di Audi e BMW.
Già disturbano anche quelle poche volte che se ne stanno calmi, con quei fari alogeni “anabbaglianti”
solo per chi viaggia con gli occhiali da sole.
In piu` questi simpaticoni si fanno particolarmente notare è mentre si sorpassa: da circa 4 km vedi sullo specchietto il tipico sfanalare che ti annuncia che il nostro amico si sta avvicinando.
Anche se è vero che una volta su dieci mi sorge un timido desiderio di interrompere il sorpasso per far passare il “coglione”, le altre 9 volte vengo assalito da istinti di ripicca: continuo tranquillamente il mio sorpasso, pero` cercando di ridurre al minimo la differenza di velocita`.
Finito il teatrino del sorpasso rallentato, in cui spero di cuore che il guidatore dell'Audi si sia arrabbiato per bene, inizia la fase responsabile "senso di colpa": mi auto-rimprovero del comportamento infantile e faccio solenne giuramento di avere un atteggiamento piu` compassionevole verso i mie prossimi piu` sfortunati, a cui e` stato tolto il dono dell'intelligenza.
;-)
Aldila` degli scherzi ... questi incoscenti mettono a rischio la propria vita e quella degli altri per una manciata di secondi guadagnati.
Non si rendono neanche conto (almeno spero) dell'ansia che possono indurre a chi si trova a 130km in autostrada, mentre sta sorpassando un Tir lunghissimo, con una macchia a 2 metri dalla propria che continua a sfanalare.