Sono anni che sento ripetere da amiche e conoscenti la stessa frase: “Vedrai! (sorrisetto) un figlio ti cambia la vita!”.
Certo, pensavo, come potrebbe essere altrimenti? La gioia della gravidanza, la pancia, la famiglia che si allarga, i ritmi cambiano, le emozioni della maternità, chi resterebbe lo stesso?
Macchè.
In realtà, quello che volevano dire è: vedrai, un figlio ti cambia il fisico!
Te ne accorgi lentamente, non subito, diciamo che 3 mesi dopo la nascita è evidente che il tuo corpo non ha più la tua stessa età, ma ha compiuto un balzo spazio-temporale ed è improvvisamente diventato il fisico di una 60enne.
Apro gli occhi al mattino e conto gli acciacchi: la schiena indolenzita per la posizione “Tutankamon” assunta nella notte, le braccia doloranti per i 6 kili del Nanno portati in braccio, il collo bloccato per l'allattamento da sdraiata, piedi e gambe gonfi per la circolazione andata a farsi benedire.
Mi alzo barcollando, incespicando nelle ciabatte e prendendo regolarmente in pieno lo spigolo del letto (sempre nello stesso punto, ho un bell'ematoma).
In bagno la prova dello specchio è patetica: occhi pesti, spalle curve, pancia molle e chiappe pendule come le orecchie di un cocker.
I capelli sono tornati quelli da adolescente, nella mia triste vita pre-piastra: né lisci né ricci, semplicemente arruffati.
Salgo sulla bilancia, che ogni giorno, beffarda, mi ricorda che sono stata 18 kili in più e ancora qualcuno mi è rimasto addosso.
Torno in camera e provo a vestirmi: la metà dei pantaloni è stretta e la meta delle maglie non va bene perchè non è aperta sul davanti e non mi permette di allattare.
Risultato: ho il guardaroba di Barbie "Piccola Fiammiferaia," 3 paia di pantaloni e 5 magliette fruste.
A quel punto, se non sto già piangendo, poco ci manca.
Meno male che, nei giorni più difficili, quelli in cui inizio la trita litania “nonhonientedamettermi, nonmistapiùniente, sonouncatorcio, sonovecchia, sonobrutta” interviene un entusiasta Jeeg: sarai anche un ravatto, ma hai due tettone giganti!!!.
Appunto.
Evidentemente il fascino della mucca è un sempreverde.