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martedì 30 settembre 2008

OCCHIO AL PIATTO...

Ma soprattutto occhio a quello che avanzate nel piatto!
Ebbene, confesso: la nausea è passata, passati anche il mal di testa, il mal di stomaco, gli imbarazzanti rumori che mi avrebbero garantito una standing ovation alla Corrida ma quello che non è passato per niente è la FAME.
Ragazzi vi giuro, non sono più io: dov'è finita quella sensata fanciulla, che ordinava solo un primo e un etereo contorno? Dov'è finita la mia macrobiotica essenza, che mi impediva anche solo di annusare la carne, i sughi, i fritti e i dolci? Che fine ha fatto la mia coscienza ambientalista, che giudicava IMMORALE chiunque osasse assaggiare una patatina fritta?
Non mi riconosco più: la solita colazione pantagruelica mi concede un'autonomia di circa un'ora, dopo di che alle 9:00 devo mangiare almeno una striscia di focaccia /pizza/crostata/merendina.

Alle 10:30 è la volta di un tè con i biscotti.

Alle 11:30 un pacchetto di TUC.

Alle 12:30 finalmente in mensa: pasta con il sugo, secondo di carne con contorno, frutta e se c'è il dolce.

Alle 15:00 mi scofano un pacchettino di biscotti con una lattina di Fanta.

Alle 17: 00, finalmente posso correre a fare la spesa e mangiare qualcosa!!!

Ieri, ad esempio, ho comprato un bel pacchetto di ANACARDI, che ho sgranocchiato di nascosto mentre aspettavo che mi ricevesse il dottore. Nel silenzio della sala d'attesa si sentivano solo i miei dentoni che rompevano pudicamente gli anacardi e ruminavano con gioia.
Quando vado in città mi preparo ad affrontare il lungo viaggio (40 minuti) con scorte di ogni genere: pacchetti di crackers, banane, biscotti, caramelle, una bottiglia di acqua gasata.
Ma oggi ho toccato il fondo: la mia vicina di tavolo in mensa ha appena assaggiato il brasato che c'era di secondo e poi ha scostato il piatto disgustata, ma che schifo! ma come si fa a mangiare questa roba??
Io ero lì, che leccavo la fondina della mia pasta al sugo e guardavo con preoccupazione il piatto di coniglio al sugo che mi sembrava veramente POCO, ma alle parole della collega mi sono girata e ho visto il piatto di brasato abbandonato lì, da solo, e vi giuro che ho fatto appello a tutte le mie forze per evitare di afferrarlo e farmelo fuori in un minuto!!!

Ho pensato a mia nonna, santa donna, che mi insegnava che una vera signora qualcosa nel piatto lo lascia sempre.
Eh, cara nonna, mi sa che dovresti rassegnarti: tua nipote, più che a una vera signora, somiglia al buon Shrek!!!

lunedì 29 settembre 2008

SPERIAMO CHE SIA....

Confesso, speriamo che sia maschio.
Ma prima di scagliarvi contro di me, tacciandomi di razzismo, snaturatismo, crudeltà e altre orripilanti colpe fermatevi un secondo e considerate con me la situazione:
- siamo 4 sorelle
- siamo 3 cugine
Mio padre, in odor di santità, avrebbe sempre tanto desiderato un maschietto, invece si trova assediato da 4 figlie e una (santa) moglie.
E così mi piacerebbe un maschietto, così, tanto per vedere come sono fatti, se sono un po' meno paranoici e meno afflitti da sensi di colpa di ogni genere.
L'ingegnere, invece, vorrebbe una bella bimba, visto che loro sono 4 fratelli tutti maschi.
Non so. La situazione è complessa, come sempre.
In un sito, o su un libro, non ricordo bene, ho letto che per sapere il sesso del nascituro è sufficiente chiederglielo.

E così ho fatto (naturalmente dopo l'8a settimana, quando gli sono spuntati gli organi sessuali): "Ciao Gambe, è la mamma che ti parla: ma tu, di che sesso sei?" "FEMMINA".
Ecco fatto.
Persa così ogni speranza che Nonnositter si occupi dell'erede maschio, allevandolo e ricoprendolo di regali.

P.S. prima di essere radiata dalla famiglia, dalla cerchia di amici, dall'Italia e dal pianeta tutto è doveroso confermare che naturalmente l'unica cosa importante è che nasca sano e in salute, no matter se maschio o femmina.

venerdì 26 settembre 2008

La prima eco non si scorda mai


Ed eccoci qui, alla prima eco:
Il dottore mi scopre la pancia, mi spalma l'apposito gel e mi attacca al televisorino: una breve esplorazione e poi... ECCOLO!!! E' Gamberetto, in testa braccia e gambe! Più testa che altro, a dir la verità, ma è lì e c'è tutto. Si muove come un invasato e nuota in avanti indietro, sopra, sotto, come un astronauta nello spazio. Poi il cuore: TUM-TUM-TUM-TUM-TUM... ma quanti battiti ha al minuto!? Lo credo che si muove come un esagitato!
Comunque è una grande emozione sapere che il mio corpo è stato capace di creare una simile meraviglia, davvero, fino alla fine temevo che nella pancia ci fosse un ranocchio!



mercoledì 24 settembre 2008

Tanti Auguri a teeeeee!!!

Oggi è il compleanno della nostra casetta di Castelcinto, compie 3 anni, la piccola.
Pensate, l'abbiamo vista per la prima volta nel settembre 2005, stava lì e sorrideva con le sue finestre sdentate, sotto un cielo settembrino, avvolta dalle foglie rigogliose di una giungla selvaggia di edera e acacie.
Ci è piaciuta subito, la nostra casetta, sarà stata l'aria informale, l'aspetto trasandato ma dignitoso, il profumo di legna che usciva dalla cucina. Chissà.
L'abbiamo comprata nel 2006, iniziata a ricostruire nel 2007, probabilmente ci trasferiremo nel 2008.
Ancora non ci crediamo.
Una cosa è certa: se ci avessero detto che ci sarebbero voluti 3 anni abbondanti per andare a vivere in questa casa, avremmo preso una bella villetta a schiera, già pronta, di quelle che entri con la valigia.
E che caspita! Va bene che la pazienza è la virtù dei forti ma quando è troppo è troppo!

JUBILATION

OGGI 24 SETTEMBRE DOPO 22 GIORNI MI SONO SVEGLIATA E STAVO BENE.
Niente nausea, mal di testa, bruciori, ecc....
Per festeggiare, stasera preparerò polenta con salsiccia, funghi e gorgonzola!!!
(la fame quella è rimasta, cosa credevate, che tornassi come prima???)

martedì 23 settembre 2008

3° mese e tutto va bene

Care puerpere attempate (sic), benvenute nel 3° mese!
Il vostro corpo subisce meravigliose trasformazioni, sublimi cambiamenti ormonali e fisiologici, mutamenti transegnici di ogni tipo che vi porteranno ad apprezzare le gioie della gravidanza e a farvi desiderare che il vostro stato duri per sempre.
Cominciamo dal nostro ormone preferito, il progesterone, detto anche "ormone della passività".
Orbene, la passività di cui si parla è quella del tubo digerente, unita a quella dello stomaco e dell'intestino. In pratica: onde evitare involontarie contrazioni all'utero, questo ormoncino toglie le contrazioni a tutto l'apparato digerente, così il vostro Gamberetto non corre il rischio di essere espulso anzi-tempo.
L'innocente effetto collaterale è che neanche il cibo viene espulso, nè ora nè mai: mancando la motilità dello stomaco l'insalata mangiata a mezzogiorno ristagna fino a notte, dopo di che si trascina lentamente nella pancia e lì giace per giorni interi, fino a che una propizia congiunzione astrale decide che è il momento di farla spostare un po' più in la.
Naturalmente, bruciori, gonfiori, acidità di stomaco e rigurgiti sono la norma, oltre a stipsi, ritenzione idrica, vene varicose ed (ehm) emorroidi.
Ma che importa?!? Ditemi, cosa può importare tutto ciò paragonato alla salute psico fisica del Gamberetto??
Assolutamente nulla, infatti è per questo che, serenamente rassegnata agli eventi, mi sono iscritta al club "Amici dell'idraulico liquido": ogni 10 incontri mi regalano il bottiglione gigante, quello da 25 litri.
Alla salute!

Shampismi

Ieri sono andata al supermercato a comprare shampoo e balsamo.
Sembra un gesto semplice: uno entra, va nella corsia apposita, prende i prodotti, li mette nel carrello, va alla cassa e paga.
Fine. Tempo previsto: 5 minuti.
Invece.
Davanti alla schiera di shampoo sono stata presa da scoramento.
Intanto, ho dovuto classificare i miei capelli: ricci o lisci? Mah, veramente sarebbero mossi, ma evidentemente la tipologia non è considerata dalla case produttrici, pertanto i miei capelli non esistono. Colta da crisi d'identità, ho scelto la classe riccia.
Poi mi è toccato definirne lo stato: stressati? sfibrati? danneggiati? sfiniti dai colpi di sole? tramortiti dalla spazzola? scioccati dalle meches? ipnotizzati dalle stirature?
Veramente ho dei capelli normali, li ho persino mandati in psicoterapia, lo psicotricologo non ha riscontrato grandi traumi.
Forse la parola che li definisce meglio è SPORCHI.
Poi bisogna capire come vorrei che diventassero dopo un bello shampoo: lisci come seta? ricci ma non crespi? scintillanti? frizzanti? euforici? ottimisiti?
In realtà, l'unica cosa che vorrei è che risultassero PULITI.
In pratica, ho comprato uno shampoo per capelli crespi snervati e deteriorati che promette di restituirmenli definiti, vigorosi e raggianti. In abbinato ho preso un balsamo al profumo di mango appena colto, che garantisce capelli abbaglianti, energici e assolutamente fiduciosi.
Il tutto per soli 8.56 Euro.
Io per questa cifra al mattino non mi alzerei manco dal letto, figuriamoci se farei tutta quella roba lì.

giovedì 18 settembre 2008

O.G.M. Onnipotente Ginecologo Maschio

Io vorrei sapere come fanno i ginecologi maschi a dire con tanta serenità che è normale avere un po' di nausea, che sarà mai, è normale avere due tette grosse come 2 angurie, sono gli ormoni, è normale un po' di stitichezza, succede a tutte.
Appunto.
A tutte.
Ma lui che ne sa?!?
Se già mi facevano imbufalire quando avevo i crampi delle mestruazioni e mi rispondevano e che sarà mai, non è mai morto nessuno, ora potete immaginare il mio umore di ieri.
La prossima volta mi porto una tanica di benzina e una scatola di cerini e poi, quando si dimenerà tra le fiamme, potrò finalmente dire eh, caro mio, in effetti fa un po' caldo.
Non ci son più le stagioni di una volta.

mercoledì 17 settembre 2008

9a settimana

Prima visita di controllo!!!!!!
Oggi dovremmo avere un panorama di quello che saranno le tempistiche delle analisi mediche e dei consigli per la gravidanza.
In questi anni ne ho sentite tante in ufficio: ogni ginecologo sembra avere le sue proprie idee su alimentazione, cure, parto, ecc ... come per la politica.
Chi ci capiterà in sorte?

martedì 16 settembre 2008

STRATEGIE DI SOPRAVVIVENZA

Ieri, in preda ad un raptus organizzativo -strategico - antivomitino sono andata in Coop e acquistato quanto segue:
- 12 pacchetti di crackers
- 8 pacchetti di brioscine
- 4 confezioni di gomme da masticare
- succo di pompelmo
- fette biscottate
- marmellata di Marroni (questa non è antivomito, ma mi piace un sacco!)

Ho un'autonomia senza cibo di circa 2 ore, poi se non mangio qualcosa la nausea e il mal di testa mi riducono a una larva, peraltro dotata di un umore veramente allegro, pari a quello del Diavolo della Tasmania.
In tutto questo, non riesco a stanare il Drago, che ormai si annida nella mia pancia da alcuni giorni. Nemmeno il beverone alla fragola comprato in erboristeria (che dovrebbe rendere il Drago "fioccoso e soffice" - così parlò la commessa) funziona.
Insomma, Gamberetto cresce, io barcollo ma non mollo.

P.S. per chi si chiedesse che diavolo è il Drago, lascio un altro indizio, una famosa canzone di Elio e le storie Tese che cantava così: "c'è un dirigibile marrone, senza elica e timone dentro meeeeee..."

lunedì 15 settembre 2008

Benvenuto raggio di sole

Tra sabato e domenica i campagnoli giulivi sono andati in visita pastorale a portare la buona novella a tutte le famiglie.
Diciamo subito, per chi ancora non fosse a conoscenza della complessa situazione famigliare dei campagnoli, che Gamberetto ha 8 (otto) nonni, 3 zie e 3 zii di primo grado, 20 zie e zii di secondo grado e 2 bisnonni. Così, da un calcolo veloce.
La cosa impressionante sono gli 8 (otto) nonni.
Roba che a Natale mi aspetto un TIR di giocattoli che scarichi i regali sul prato davanti casa.
Anyway.
Per ragioni di spazio elencherò di seguito solo i commenti dei magnifici 8, evitando quelli di tutto il resto del parentado:
" Era ora! Giusto 2 settimane fa dicevo a Nonna Yellow Pecora che sarebbe ora che la famiglia crescesse... A Natale sarebbe bello essere un po' di più!" (ha detto Nonno Pescatore);
"Era ora! Giusto la settimana scorsa in pineta vedevo tutte quelle coppie con il passeggino e mi chiedevo quando avremmo avuto anche noi una bella bicicletta con un seggiolino per il nipotino!" (ha detto Nonna la Rossa);
"Era ora! Ora nella casa nuova dovete allestire la mia stanza!" (ha detto Nonno sitter);
"Finalmente vi siete dati da fare come si deve!" (ha detto Nonno Pozzo di Scienza)
"Ah! Era ora che me lo diceste! Io in realtà lo sapevo già, avevo fatto i tarocchi!" ( ha detto Nonnoracolo).
Insomma, erano tutti impazienti.
In effetti, dopo 3 anni di tentativi cominciavamo a disperare anche noi...
Però, e con questo chiudo, si vede già da subito che tipo è questo Gamberetto: ha aspettato che io venissi assunta con un lavoro decente e che la casa nuova fosse pronta.
Gambe, te lo dico già: ora sei senza mani ( e braccia) ma dovrai darti da fare anche tu!!!

martedì 9 settembre 2008

7a settimana

Riassunto delle puntate precedenti: la campagnola giuliva scopre di essere gravida e, quasi contemporaneamente, si accorge che qualcuno, per burla, ha scambiato il suo stomaco ( e il suo fiato) con quello di un varano.
Stordita dalle nausee, piegata dai crampi allo stomaco, con la lingua asfaltata e un mal di testa insistente, la campagnola si attarda alla macchinetta del caffè ingurgitando uno dopo l'altro pacchetti di crackers, salatini per aperitivo, Ringo al cioccolato, patatine fritte, lattine di Fanta e Tè freddo.
Le notti sono foriere di incubi mitologici, in cui la campagnola combatte draghi e mostri a due teste. La scorsa notte le è persino apparso Gollum, chiedendole se gradiva del pesce freddo.

Nelle prossime puntate: il maritozzo, provato dall'alito pestilenziale della campagnola chiede il divorzio e la patria potestà del Gamberetto.
La campagnola, in preda alla nausea più nera, rapina un discount con una pistola ad acqua. Arrestata, partorirà in cella.
Ha da passà 'a nottata.

Il cerchio si chiude

Mancava una cosa sola che certificasse il paesino come Paese del Decennio, una cosa apparentemente superflua ma, come ogni donna sa, il superfluo è spesso vitale.
Ma i miracoli accadono, accadono in giorni assolutamente anonimi, senza alcun preavviso, così, come fosse la cosa più naturale del mondo.
Giovedì scorso, passando di corsa in una via del Centro (ehi! anche il paese ha il suo downtown) ho visto di sfuggita che si stava inaugurando un negozio nuovo. Gente in piedi, pasticcini, bottiglie aperte, risate... Tra la folla in piedi ho scorto di straforo un paio di oggetti che mi hanno scaldato il cuore di speranza: dei lavandini e delle poltroncine girevoli. Un parrucchiere! ho pensato con un tuffo al cuore, un parrucchiere nuovo!
E una piccola fiammella si è accesa nel deserto tricologico della mia cittadina, una fiammella che è diventata un bel falò il giorno dopo, quando sono ripassata davanti al negozio e ho visto che a) i proprietari erano 2 ragazzi b) il nome del negozio era alquanto singolare "I Puccini", al plurale, come "I Sopranos".
Sabato pomeriggio ero già dentro (altro miracolo, c'era posto) e ho espresso la mia richiesta in modo forte e chiaro: "per favore, signor parrucchiere nuovo che hai aperto ieri, fai qualcosa per questi robi che ho in testa". Uhm, ha detto il signor parrucchiere nuovo che ha aperto ieri, vedo la buona volontà, siediti pure.
E dopo solo un'ora la Campagnola Giuliva è uscita fresca e scalata, con una bella chioma liscia liscia, frutto di una piastra a 280° che nelle sapienti mani del signor parrucchiere nuovo le ha strinato la chioma come una criniera.
Oggi, dopo aver lavato il tutto, la Campagnola si ritrova con tanti bei riccioloni, come una bella pecora appena uscita dall'autolavaggio.
Dichiaro il 6 settembre come giornata ufficiale del Parrucchiere.
Viva viva.

mercoledì 3 settembre 2008

Cercasi donatori

Purtroppo, dopo il parto, avrò bisogno un trapianto di fegato.
Prosegue infatti senza fine la mia ricerca disperata di alimenti calorici, salati, fritti, piccanti e grassi.
Ieri sera, dopo la palestra (ore 22:45) mi sono scofanata senza ritegno un 20 centimetri di salsiccia, un bel pezzo di filetto di maiale avvolto nel lardo, mezza forma di grana, una ciotola di zucchine a funghetto, dei lamponi avanzati dalla sera prima, un paio di grissini pucciati nella mayonese e dei peperoni al forno. BURP!
Alla fine, non mi sentivo tanto bene.
Saranno stati i lamponi.
In compenso, Jeeg mi abbracciava la pancia commosso, è proprio mio figlio, si vede che è proprio il mio bambino! Papà è qui, diceva,non ti preoccupare, ci sarò sempre io a darti patatine e ciccioli!!!
Oh My God.

Cittadini inside

E' proprio vero che l'abito non fa il monaco!
Chi segue questo blog sa quanta fatica facciamo l'ingegnere ed io per riuscire a superare la vergogna dell'emarginazione sociale che immancabilmente interessa i poveri cittadini che si trasferiscono in campagna.
Ne abbiamo fatta di strada negli ultimi 2 anni, mica poca neh!, abbiamo la macchina sporca di terra (dentro e fuori), salutiamo nei negozi e ci intratteniamo con commessi e garzoni, conosciamo tutti i banchettari del mercato del sabato, abbiamo imparato a sbrinare la macchina d'inverno e a commentare con fastidio la mancanza di pioggia che prosciuga le vigne, sto lentamente imparando il dialetto (grazie ad un collega volenteroso) e l'Ingegnere sa tutto della vita dei muratori della ditta, insomma, da fuori sembriamo proprio paesani.
Ma dentro evidentemente siamo ancora gente di città.
L'ultimo scandalo, che ancora un po' vengo lapidata in ufficio, riguarda sempre i maledetti topastri che abitano a casa nostra e che l'ingegnere cattura e libera nel parcheggione.
L'ingegnere libera i topi nel parcheggione.
E questo è la vergogna massima.
Ma come libera? Ma libera i topi? Ma vuoi dire che cattura e libera i topi? Cioè non li ammazza? Non li annega, non gli fracassa la testa, non li decapita, non li avvelena, non li esplode, non li prende a badilate?
No, li lascia andare.
L'apocalisse.
Ma è matto? Ma cosa gli prende? Alzano il telefono e raccontano ma l0 sai che qui c'è uno che libera i topi? Eh, lo so ma è della città.
Ecco, questa è la frase che ci accompagna: sono cittadini. E quindi: nesci, lenti, impediti, vengono a rubare le nostre terre e il lavoro ( le donne gliele lasciamo), i cittadini sono una calamità.
Io non so se ce la faremo mai, magari riunendoci in un'associazione, i "Desperate Citizens" o anche i "No city, no party" oppure i "Ma se ghe pensu".
Che ne so.
Se qualcuno è stato emarginato e sa dei barbatrucchi per diventare l'amico del cuore di quello che lo emarginava, ci scriva.
Grazie.

lunedì 1 settembre 2008

Il padre ...

Acc... sarò padre … tante domande poche certezze!
La campagnola il bambino già lo “vede” mentre io lo immagino …
La cosa che si nota di più per ora sono la nausea ed i suoi mal di testa … per non parlare delle TETTE.

Tale padre...

A volte uno si chiede, ma a chi assomiglierà il gamberetto?
Più all'ingegnere? Più alla campagnola giuliva?
Avrà i miei capelli e i suoi occhi? Sarà intelligente come l'inge? Orbocieco come me?
Per ora, l'unica certezza, è che il padre è lui.
Come si spiegherebbe altrimenti che in ogni momento della giornata ho voglia di magiare roba fritta, salata, piccante?
Io, di solito così morigerata, che mangio e cucino con il senso di colpa come unico condimento, negli ultimi giorni ho mangiato:
- anacardi salati
- costolette di maiale
- patate fritte
- salsiccia
- toast e pizzette
- l'antipasto caldo del ristorante cinese (notoriamente fritto e unto).

Il bello è che la sola idea di un'insalata mi fa vomitare, solo il fritto sembra essere gradito alla mia pancia.
Io speriamo che me la cavo.