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venerdì 28 ottobre 2011

Svelato l'arcano

Giuro che è l'ultimo post sull'argomento.
Sarò anche breve.
Quelle tre menti geniali della materna hanno capito perchè il Topolo si alzava urlante e piangente dal pisolini.
In tre, sono ammirata, hanno partorito un cambio di strategia e, evviva evviva, ha funzionato.
Volete sapere la stratosferica genialata che ha cambiato la vita del Topolo, la mia e, in fin dei conti, pure la loro?!
LO LASCIANO DORMIRE.
Ma pensa te.
Lo svegliavano a forza alla fine dell'orario della nanna. Orario previsto da loro, non certamente dai bambini.
Insomma, ieri l'han lasciato dormire e, quando alla fine si è svegliato era di umore discreto e non ha versato una lacrima.
Miracolati sulla via di Morfeo.
Mah.
E' bastato minacciare di cambiare scuola (e tagliare la retta), l'avessi saputo lo facevo un mese fa.

mercoledì 26 ottobre 2011

Ultime dall'inserimento

Ad oggi, 44° giorno di inserimento alla materna, non abbiamo cavato un ragno dal buco.
La giornata tipo prevede mattino-pranzo-nanna-merenda-uscita, ma per noi si è fermata al dopo nanna. Abbiamo provato l'ebbrezza della merenda per 2 giorni, ma siamo stati retrocessi al dopo nanna con la motivazione che "il bambino non ha avuto tempo di familiarizzare con Law & Order, la maestra del pomeriggio. Diamogli tempo di familiarizzare".
E diamoglielo.
E' passata una settimana.
Ha familiarizzato?
Macchè.
Sono passate due settimane, ha familiarizzato?
Non ancora.
Pare che il problema sia che "si sveglia dalla nanna ed è di pessimo umore, peggio, PIANGE".
Sai che novità: sono 2 anni e mezzo che si sveglia dalla nanna con l'umore di un gatto idrofobo e rabbioso.
Noi lo mettiamo 15 minuti davanti alla tele, evitando accuratamente di parlargli e toccarlo e, come per magia, dopo un po' si alza da solo allegro e contento.
Decido di parlare con Sbirulina, la maestra del mattino:
- "Scusa eh, Sbiru, ma quand'è che lo possiamo lasciare anche per merenda e magari venirlo a prender per le 4?!"
- "Parlavo giusto di questo ieri con Formality (altra maestra), ci sembra che forse lui è fatto così. Del resto, si è inserito in tutto e per tutto... solo dopo la nanna è un po' giù" (YEEEEEEHHH!!! L'hanno capitoooooo!!!!)
- "Quindi da domani posso lasciarlo un po' di più?"
- "Sì, direi di sì".

Comunico la lieta novella all'inge, che esulta e giubila con me.

Ore 14:00 squilla il telefono, è Law & Order in persona che mi chiede a che ora lo vado a prendere:
- "Vengo alle 15:30, come concordato con Sbiru, perchè?"
- "PERCHE' SE VIENI DOPO PIANGE E IO NON POSSO STARGLI DIETRO"
- "No, domani vengo dopo, oggi arrivo alle 15:30"
- "AH. AVETE DECISO DI FARLO PIANGERE? E' QUESTO IL BENE DEL BAMBINO?"
- "Io non ho deciso di farlo piangere (idiota), però non posso continuare a venire a prenderlo così presto (magari, chissà, voi maestre avete una qualche idea per consolarlo)
- "LUNEDI' TUO MARITO E' VENUTO ALLE 15:50 HA PIANTO UN SACCO"
- "Fa così anche a casa (però non piange!), è il suo carattere"
- "IO QUI SONO DA SOLA DALLE 4 IN POI, NON POSSO OCCUPARMI DI UN BAMBINO BISOGNOSO"
- "Non ho soluzioni per il fatto che sei da sola (della serie: ORGANIZZATEVI!) E poi... ma vuoi dirmi che in tutti questi anni è l'unico bimbo che si alza dalla nanna e piange?!"
- "SI'"
- "Ah beh, allora se non esiste nessun altro bambino  che si comporta così vuol dire che abbiamo un bambino speciale. Gli troveremo una scuola speciale"
- "IO COMUNQUE DOMANI PARLO CON SBIRU E FORMALITY POI TI FAREMO SAPERE COSA DECIDIAMO"
CLICK.
Cosa decidete? Voi? Ma il bambino è nostro! E' lui che piange perchè non ha la sua maestra! E tu sei da sola e non vuoi grane! E comunque paghiamo anche dei bei soldi per mandarvelooooo!!!
Grrr.
Ho un diavolo per capello.
Oggi chiamo la scuola pubblica, sì, proprio quelli che non avevano posto, sì, quelli che sono in 40 con 2 maestre, sì quelli con l'orario ridotto alle 16, sì QUELLI CHE NON FANNO IL PISOLINO perchè non hanno la stanza dei lettini.
Implorerò pietà, magari sono ancora in tempo per ricominciare l'inserimento (sempre che non mi venga un colpo stanotte).

sabato 22 ottobre 2011

Escalation

Lunedì era la cacca, tre volte in un giorno ma pur sempre dignitosamente solida.
Martedì era sempre cacca, ma miseramente molle.
Mercoledì era ancora cacca, tristemente declassata ad acquetta puzzona.
Giovedì la cacca era migrata verso altri lidi ed era arrivato il raffreddore.
Venerdì era semère il raffreddore, malignamente accompagnato da una tosse asinina col fischio.
Sabato mattina erano i ponfi su tutto il corpo, una faccia da pugile e le orecchie a cavolfiore rosse, bitorzolute e pruriginose. Vabbè, passerà, abbiamo detto tastando e rivoltando il Topolo come un calzino.
Sabato pomeriggio era un'orticaria da paura con tutto il corpo in braille, ogni ponfo una lettera.
"Orticaria" sentenzia l'ospedale. "Antistaminico" sentenzia il dottore.
E domenica? Cosa ci prepara di bello l'ultimo giorno di questa settimana della salute?

mercoledì 19 ottobre 2011

Le cose importanti

Ditemi perché
c'è un dirigibile marrone
senza elica e timone dentro me...


Sono abitudinario - di Elio e le storie Tese

Primo pomeriggio, ora del pisolino.
Mi accascio nel letto del Topolo, stando attenta a non toccarlo troppo, e mi appresto a farlo dormire.
- "Allora Topolino, oggi non sei andato a scuola... abbiamo fatto un sacco di cose insieme, eh!"
- "Mmmh... shì!"
- "Siamo andati al mercato, abbiamo preso il succo seduti come i grandi, abbiamo comprato le scarpe per l'inverno, e la cintura arancione, poi abbiamo fatto "vola vola" nella piazza, hai spinto il passeggino di tuo fratello, hai corso tra i banchi del mercato, abbiamo comprato la zucca dalla signora co cappello..."
- "Mmmhh"
- "Poi abbiamo corso e saltato le pozzanghere.. ne abbiamo fatto di cose belle!"
-"mmhh"
- "A me è piaciuto quando abbiamo fatto vola vola e quando abbiamo scelto la zucca. E a te, cosa è piaciuto di più?"
- "GGINAA!!!"
- "Scoreggina? ti è piaciuto quando hai fatto la scoreggina?!?"
" Shì. GGINA E CACCAAAA! io piace ggina cacca!"
- "Ah ecco, buonanotte"
- "notte, mamma. Gginaaa ahhhahh, caccaaaaa"
... Rronf Rronff...
Allora è questo, avere dei figli. Apprezzare le piccole, semplici cose.
E io che mi credevo chissà che.

martedì 18 ottobre 2011

L'Intoccabile

Saranno state le 30 ore di travaglio, come dice Nonno Sapiens. O forse l'averlo atteso per tre lunghissimi anni che hanno per così dire caricato un po' la molla, come dice Faro nel Buio. Oppure l'ipersensibilità cutanea, la stessa che gli porta rossori e dermatiti al minimo starnuto.
Chissà.
Fatto sta che riuscire a toccare il Topolo, per vestirlo, lavarlo, pulirgli un ginocchio, dargli un bacino è un'impresa titanica.
Ha urlato ininterrottamente ad ogni cambio dal giorno in cui è nato fino all'altro ieri. Il corso di massaggio infantile, come forse qualcuno ricorda, è stato un incubo fatto e finito. Coccolarlo prima della nanna, accarezzargli i capelli, mettergli una felpa son tutte cose da fare prendendo almeno un paio di precauzioni: via gli occhiali (potrebbero prendersi una manata), occhio alle tette (gomitate), attenzione alla pancia (calci e ginocchiate).
I poveri nonni, meschinetti, in tutto sto tempo, credo siano riusciti a farsi dare un solo bacino, ma qualcuno giura che neanche quello.
Fino alla nascita del Ciccionetto ero convinta di essere un fallimento di madre, chissà cosa gli ho fatto, chissà cos'ha patito in gravidanza, chissà che karma gli ho passato.... Poi è nato il secondogenito e ho capito che il Topolo è fatto così, prendere o lasciate.
Naturalmente prendiamo, ci mancherebbe, ma io al contatto fisico non ci rinuncio!
Ieri, mentre gli raccontavo la favola della buona notte, scordandomi ogni precauzione gli ho teneramente accarezzato una guancia: "No, mamma!- ha detto, afferrandomi saldamente il polso - no vvuole".
Ok, non ti tocco.
Però mi son fatta furba: gli metto le calze e gli faccio il solletico (e lo strizzo dappertutto), gli infilo i pantaloni e gli sculaccio il culetto, gli infilo la maglietta e gli accarezzo le orecchie (e le strapazzo alla grande). Insomma, per stargli a distanza ravvicinata devo ingaggiare un incontro di wrestling.
E poi lo sollevo di peso, lo metto a testa in gù, lo porto in groppa, gli faccio  fare la barca e il vola vola e il girotondo e tutte le volte lo atterro e lo bacio dappertutto, ma fingendo che sia per lottare.
E lui ride e ride e dice "batta, mamma, batta!" ma se le prende tutte, queste coccole vigorose.
Io nel frattempo prego che il cielo mi conservi la salute, perchè ci vuole un fisico bestiale con questo figlio intoccabile.

lunedì 17 ottobre 2011

Prove d'inverno

Ok. Siamo pronti.
Legnaia piena, pellet ammassato nella vecchia stalla, caldaia revisionata, caloriferi lucidati, antigelo nella macchina, gomme da neve impilate pronte all'uso, cambio degli armadi fatto.
Cappellini, sciarpette, stivali da neve e da pioggia per i bambini, giacche a vento... tutto pronto.
E ora arriva, freddo, che ci fai un baffo!

martedì 11 ottobre 2011

Senza parole

Decisamente la scuola del Topolo si rivela foriera di spunti di riflessione.
Oggi, ad esempio, giorno n. 29 dell'inserimento (sic) ci danno il permesso di lasciarlo a dormire per la prima volta. Alle ore 16:00 ho l'ordine perentorio di andarlo a riprendere ("Meglio che tu venga mezz'ora prima delle altre mamme, non vorrei si prolungasse troppo la sua permanenza" Sbirulina dixit).
Vado mezz'ora prima delle altre mamme. Domani forse potrò andare un quarto d'ora prima. Poi solo 10 minuti. Poi 5. Poi 2. Tempo due settimane e completeremo l'inserimento.
Vabbè.
Dicevo, alle 16 mi presento alla scuola e trovo Law&Order, la maestra del pomeriggio.
Mi vede e mi fa cenno di entrare:
- Com'è andata, chiedo, ha dormito?
- Sì. Ma sarebbe meglio avesse il ciuccio.
- Il ciuccio?!?
- Sì. Perchè non ha il ciuccio?!
- Mah, veramente, non l'ha mai voluto il ciuccio
- E perchè non provate a darglielo?!
- A 2 anni e mezzo???????
- Almeno non si mette in bocca quelle dita...
- Non credo sia una buona idea provare a dargli il ciuccio adesso...
- Ma perchè? Non ne avete a casa?
- No
- Ah. Non avete ciucci.
- No. Non ce li abbiamo.
- Peccato. Perchè sai, vede gli altri bambini...
- Per il resto è andato tutto bene?
- Sì. Tutto ok. Ha giocato, ha mangiato, ha dormito. E' stato perfin bravo. A domani.

Ecco qui. Al giorno 29 va tutto bene: gioca, magia, dorme, si diverte.
Peccato per il ciuccio.
Peccato peccato peccato.

lunedì 10 ottobre 2011

Caramelle, non ne voglio più...

E anche per oggi niente caramella.
Pare che il Topolo a scuola abbia, nell'ordine, spintonato, tirato calci, picchiato sulla testa e rubato i giochi ai suoi compagni di classe. E siccome i suoi compagni sono solo 2 (due) la maestra Sbirulina l'ha sgamato e messo in punizione e non l'ha fatto giocare dopo pranzo (oltre  a privarlo della caramella).
Arrivo a prenderlo e vengo informata dei fatti:
- Capisci, sono solo in tre, lo vedo che spinge, ruba i giochi... che posso fare, l'ho ripreso un sacco di volte...
- (io, inorridita) Ma come mai? Ti sembra arrabbiato? Aggressivo?!
- No, secondo me visto che non sa ancora parlare quando è a disagio per qualche cosa manifesta le sue ragioni in modo fisico
- Ah, ecco
- Naturalmente non ho potuto dargli la caramella
- Naturalmente
- Me l'ha chiesta, ma gli ho detto "No, Gabriele, se ti comporti così niente caramella!".
- Vabbè, proverò a parlargli.

In macchina tento di capire cosa sia successo:
- Allora Gabri, com'è andata a scuola?
- Pappa!
- Sì, ma cosa avete fatto?
- Tuuuu tuttttuuuuuu!!!
- Il treno?
- mmhhmmm (sì)
- E con gli altri bimbi? E' successo qualcosa?
- .....
- Ti fanno arrabbiare?
- Shi
- E come mai?
- .....
-Chi ti fa arrabbiare?
- 'Dea
- Andrea? Ma perchè?
- ....
- E tu cosa fai quando ti arrabbi?
-  None!!! Grrr grrr arghhhh... iura! None! Io Bblele none iura bibbi grrr grrrhh!!! (Il leone! grr grrr hanno paura del leone i bimhi! E io, gabriele, gli faccio il leone! paura!)
- Fammi capire... gli fai paura? Gli fai il leone?
- Mhh mhh
- Uhm. Però quando ti fanno arrabbiare puoi andare dalla maestra Sbirulina e dirgli che sei arrabbiato...
- No! None!!! IURA!! GRHRRRRRR!!!! IURA BIBBI NONE!!! (Macchè! Preferisco fargli il leone, è molto più efficace!)

Lo guardo nello specchietto e sorrido, mi fa un'immensa tenerezza: ha trovato un modo, il suo, per farsi capire e risolvere una situazione difficile. Anche a me piacerebbe poter fare il leone ogni tanto, anzichè dire cose del tipo "Scusi, sa, c'ero prima io, in coda"... Ve lo immaginate? ARRGGGHHHHH GRRRRRRR!!!! E la sciura che fa la furba mi collassa sui piedi!
Grande Gabri!
Però mi sa che farebbe meglio a parlare... nel frattempo, salviamo i soldi del dentista.
Alè! Grrrr a tutti.

giovedì 6 ottobre 2011

Una voce dal tunnel

E' un periodo strano.
Settembre porta sempre tante cose e quest anno in particolare sembra andarci giù pesante.
1) Il Topolo, che ormai non si può proprio più chiamare così, ma tant'è, è quasi alla fine dell'infinito inserimento alla materna. Dopo sole 4 settimane la maestra Sbirulina ha detto sì, dalla settimana prossima può iniziare a restare di pomeriggio. Il signore sia lodato. Non tanto perchè non lo voglia a casa, ma perchè sembrava dover superare un esame per potersi fermare qualche ora in più. Ormai comincio a capire come funziona la nuova scuola: i bambini vengono seguiti, certo, istruiti, ci mancherebbe, coccolati, senza dubbio, ma soprattutto ammaestrati.
Si devono sedere in fila e in silenzio, sennò non bevono. Devono stare seduti tutto il pranzo, sennò vengono ripresi sia dalle maestre che dai compagni (?), devono obbedire, stare tranquilli, fare ciò che gli viene chiesto altrimenti... non ricevono la quotidiana caramella (???):
- Oggi il Topolo non è stato proprio bravo, si è alzato, non ha mangiato tutto... non gli ho dato la caramella di premio!
- Caramella?!
- Sì, noi premiamo i bambini con una caramella se stanno bravi.
- Ma noi non gli abbiamo mai dato caramelle!
- Ah, ecco, e vabbè, oggi non l'ha mangiata.
Sono perplessa. Un po' perchè non vedo la ragione di abituare i bimbi agli zuccheri, e poi perchè credevo che il sistema premi/punizioni fosse ormai buono solo per i criceti da laboratorio, non per dei bambini nel 2011, ma forse mi sbagliavo. Ora vediamo che succede con il pisolino: se non dorme, cosa si inventeranno?!?
Comunque lui sta bene. Andare a sshuola gli piace abbastanza anche se l'unica cosa che mi racconta è che fanno la pappa. E vabbè, la cuoca è celeberrima per la sua cucina!

2) Il Ciccionetto. Il Ciccionetto, 11 kg di nano a soli 7 mesi, è una forza della natura. Cresce, ride, sbava, si succhia il pollice, assaggia tutto quello che gli metti nel piatto, strabuzza gli occhi per la sopresa, sguazza felice nell'acqua, dorme, canta, grida, si ciuccia il calzino e sta a piedi nudi: è adorabile. Certo, è pur sempre una mutanda stretta, mai soprannome è stato più appropriato, pertanto scassa simpaticamente i maroni a suo piacimento, soprattutto di notte. Ma lo fa in modo delizioso, che volete farci, cuore di mamma vale anche per le mutande.

3) Nuovi progetti, nuove speranze, sogni nel cassetto: orbene, autunno è anche questo, cercare di rimettere un po' d'ordine non solo negli armadi ma anche nella vita. Il mio progetto è esssenzialmente uno, composto in due fasi: continuare a scrivere e, finalmente, provare a mettermi in proprio (sì, potevo anche candidarmi al nobel, ma la premiazione è di sera e io, alla sera, sono un po' stanchina ;)).
Ordunque: per lo scrivere la faccenda è semplice: il mio libro "I Campagnoli Giulivi", è stato ampliato, rivisto e corretto. Ora è in vendita anche nelle librerie Feltrinelli e sul sito, sempre della Feltrinelli. E pace. Non ho più intenzione di rimetterci mano, se vende bene, se piace ancora meglio, altrimenti son contenta così.
Ho iniziato a scriverne un altro e questo mi nutrirà per altri anni (Castagna, questo secondo è per te ;))
Per quanto riguarda il mettermi in proprio... ebbene, finalmente ho deciso, tornerò al mio vecchio lavoro, quello che facevo prima di trasferirmi in campagna: l'operatrice shiatsu.
Negli ultimi mesi ho preparato lo studio, sostituito il vecchio materiale, preparato brochure e depliant, aperto un sito (che però è ancora in progress), ripreso in mano vecchi libri di testo e ri-allenato i pollici su amici e parenti. Nel contempo ho lanciato una piccola preghiera all'universo che mi aiuti a realizzare questo (enorme, per me) sogno. Se non sarà possibile, capirò e mi inventerò qualcosa d'altro.
E ora vedremo. Abito pur sempre in un piccolo paesino, dove nessuno nemmeno sa cosa sia, lo shiatsu. e' vero, non avrei concorrenza. Ma sarà difficile avere clienti. Chissà.

Questo è tutto. 
Dimenticavo: se passate da queste parti fermatevi a trovarmi, un po' di shiatsu non si nega a nessuno!!!

lunedì 3 ottobre 2011

malattia

Chiuso per malattia, avrei dovuto scrivere, se solo avessi potuto.
No, non mia o dei nani, malattia del computer.
Si è preso un brutto virus, uno di quelli cattivi, più una serie di appendici infette che l'hanno messo KO.
Ora è a posto. L'ho portato dal dr Smanettone che la rivoltato come un calzino e restituito come nuovo.
Sì, abbiamo perso qualche pezzo per strada, tipo la posta, e anche qualche programma fondamentale, ma tutto sommato ci siamo ripresi.
Ma l'assenza è dovuta anche ad altri motivi: nuovi progetti, iniziative, speranze e sogni nel casseto.
Ve ne parlerò al più presto!