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martedì 18 ottobre 2011

L'Intoccabile

Saranno state le 30 ore di travaglio, come dice Nonno Sapiens. O forse l'averlo atteso per tre lunghissimi anni che hanno per così dire caricato un po' la molla, come dice Faro nel Buio. Oppure l'ipersensibilità cutanea, la stessa che gli porta rossori e dermatiti al minimo starnuto.
Chissà.
Fatto sta che riuscire a toccare il Topolo, per vestirlo, lavarlo, pulirgli un ginocchio, dargli un bacino è un'impresa titanica.
Ha urlato ininterrottamente ad ogni cambio dal giorno in cui è nato fino all'altro ieri. Il corso di massaggio infantile, come forse qualcuno ricorda, è stato un incubo fatto e finito. Coccolarlo prima della nanna, accarezzargli i capelli, mettergli una felpa son tutte cose da fare prendendo almeno un paio di precauzioni: via gli occhiali (potrebbero prendersi una manata), occhio alle tette (gomitate), attenzione alla pancia (calci e ginocchiate).
I poveri nonni, meschinetti, in tutto sto tempo, credo siano riusciti a farsi dare un solo bacino, ma qualcuno giura che neanche quello.
Fino alla nascita del Ciccionetto ero convinta di essere un fallimento di madre, chissà cosa gli ho fatto, chissà cos'ha patito in gravidanza, chissà che karma gli ho passato.... Poi è nato il secondogenito e ho capito che il Topolo è fatto così, prendere o lasciate.
Naturalmente prendiamo, ci mancherebbe, ma io al contatto fisico non ci rinuncio!
Ieri, mentre gli raccontavo la favola della buona notte, scordandomi ogni precauzione gli ho teneramente accarezzato una guancia: "No, mamma!- ha detto, afferrandomi saldamente il polso - no vvuole".
Ok, non ti tocco.
Però mi son fatta furba: gli metto le calze e gli faccio il solletico (e lo strizzo dappertutto), gli infilo i pantaloni e gli sculaccio il culetto, gli infilo la maglietta e gli accarezzo le orecchie (e le strapazzo alla grande). Insomma, per stargli a distanza ravvicinata devo ingaggiare un incontro di wrestling.
E poi lo sollevo di peso, lo metto a testa in gù, lo porto in groppa, gli faccio  fare la barca e il vola vola e il girotondo e tutte le volte lo atterro e lo bacio dappertutto, ma fingendo che sia per lottare.
E lui ride e ride e dice "batta, mamma, batta!" ma se le prende tutte, queste coccole vigorose.
Io nel frattempo prego che il cielo mi conservi la salute, perchè ci vuole un fisico bestiale con questo figlio intoccabile.

4 commenti:

  1. Patasgnaffo non è mai stato particolarmente allergico alle coccole, ma riesce comunque a trasformare ogni sessione in incontro di lotta libera!

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  2. @ Patamà: nella mia vita di prima, quella senza figli, avrei detto "eh, questi maschi...", adesso invece dico "eh, che vuoi farci, son bambini!".
    Ciao

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  3. Una nuova strategia... wrestling e coccole.
    Oppure un nuovo modo di fare ginnastica e di rimanere toniche. Da brevettare...

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  4. @ Cautelosa: wresling e coccole, per maschi un po' "rusteghi" si dice da queste parti. Potrebbe funzionare... ;))

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