Settembre porta sempre tante cose e quest anno in particolare sembra andarci giù pesante.



Ci son persone che non si rassegnano alle inevitabili imperfezioni della vita e, di quando in quando, amano ripetere gli stessi eventi al fine di migliorarne le prestazioni.
Noi siamo parte di questo gruppo: non paghi della vacanza in montagna di 3 settimane fa, siamo in procinto di ri-partire sempre per la stessa montagna, solo un po' più in là.
Visto che il viaggio di 4 ore (poi magicamente stretchato fino a diventare 8) evidentemente non è stato sufficiente a domare il nostro spirito di avventura, domani all'alba partiremo per un viaggio previsto di 6 ore.
Quante ne impiegheremo?
Ce la faremo in un'unica tappa o dovremmo accamparci come i pionieri, lungo la strada, dormendo all'addiaccio e dando fuoco alla ruota di scorta per scaldarci?
La nostra meta è l'Alto Adige, la val Badia per essere precisi, un paesino di poche anime ci attende.
Speriamo bene.
Ho persino fatto l'elenco delle cose che vorrei miogliorassero rispetto all'altra vacanza:
neanche un giorno di pioggia o vento forte, please;
che il topolo dormisse tutte le notti (tutte vuol dire tutte, non un po' qua e un po' la);
che il Nanno stesse nella super fascia biologica acquistata all'occorrenza, di cotone equo e solidale, in modo da poterlo portare comodamente in giro secondo il principio del portare i piccoli;
last but not least che il Nanno imparasse a dormire fuori. Questo è fondamentale: se non riesce ad addormentarsi all'aperto (nel passeggino, nella fascia, sul plaid del pic nic) ogni giornata si trasforma in un incubo perchè all'ora di pranzo bisogna rientrare e farlo dormire nel letto.
Ora, non è che io voglia farlo diventare un saccopelista sfegatato, boicottatore degli alberghi e dei letti convenzionali, ci mancherebbe, però.. ogni tanto... una intera giornata fuori i campagnoli vorrebbero proprio farsela.
E quindi, cari tutti, preghiamo insieme, uniamo le nostre forze e inviamo tutta l'energia positiva verso il passeggino, che si trasformi da semplice mezzo di trasporto a fantastico lettino, ultra soffice, mega comodo, dispensatore di nanne formidabili e rosei sogni.
Amen.
Quando ero piccola, mia mamma era solita cantarmi una canzoncina deliziosa che mi faceva sempre ridere un sacco e diceva pressappoco così:
“Era una casa tanto carina,
senza soffitto, senza cucina,
non si poteva andare a letto
in quella casa mancava il tetto
non si poteva fare pipì,
perchè non c'era vasino lì
ma era bella bella davvero
in via dei Matti numero zero...”
Ecco.
Chissà, forse già a 4 anni presagivo ciò che sarebbe successo 30 anni dopo ed è per questo che mi facevo grasse risate.
Forse già a quell'età sapevo che mi sarei trovata a comprare una casa e a vederla senza tetto, senza cucina, senza muri, senza... nulla per tanti di quegli anni che alla fine mi sarei anche dimenticata del perchè l'avevo comprata.
Ma attenzione signore e signori, ecco qui il notizione dell'ultim'ora: potrebbe anche darsi che la settimana prossima i Campagnoli Giulivi vedano l'avvento delle Utenze nella loro casa a Castelcinto.
Io non ci credo.
Jeeg sì.
Del resto lui credeva anche che avremmo trascorso il Santo Natale del 2006 nella nostra casa nuova.
Chi vivrà vedrà.
Lo scopriremo solo vivendo.
E altre amenità simili.
Nel caso la congiunzione astrale si riveli talmente propizia e fortunata da donarci elettricità e telefono sarete i primi a saperlo.
Buone utenze a tutti.
Manca una settimana e un giorno alle ferie.
Meno male, non se ne può più. Un'estate così calda con un bambino così piccolo può mandare ai pazzi chiunque, davvero.
Ad oggi, il mio raggio d'azione è pari a 400 metri intorno a casa, ovvero casa - parco - casa, il tutto se c'è ombra.
In pieno sole posso strisciare lungo i muri e scendere nei parcheggi sotterranei, come un vampiro, per raggiungere la Coop, ma non posso andare oltre: il Nanno gradisce pochissimo la macchina e non se ne parla di conquistare posti leggendari come la Bennet (1 km da casa) o la piscina.
Fra una settimana partiamo, tenteremo di arrivare nientepopodimeno che in Trentino, 3 ore e 1/2 di macchina previste. Come faremo, non so.
Partiremo all'alba, con la macchina stracarica e, si spera, un nanno nel mondo di Morfeo.
Bramo il Trentino come un assetato l'oasi che lo riporterà in vita: sogno i 23° delle giornate montane, con notti addirittura sotto i 15°, immagino passeggiate in un verde che non sia quello del parco del paesino e, addirittura, mi emoziono alla sola idea di prendere un po' di sole.
Pensate, segretamente fantastico anche di riuscire a dormire per più di 5 ore per notte.
Una follia.
Resta da capire come riuscire a stipare i bagagli di 2 adulti e un poppante nel bagagliaio di una macchina come la nostra, ma son dettagli: a costo di rubare un carrello al supermercato e attaccarlo dietro con un gancio raggiungeremo il benedetto Trentino.