Non più giuliva, ma pur sempre campagnola.
E' così che mi sento, ammesso che a qualcuno possa vagamente importare.
Diciamo che dopo 3 anni al paesino l'entusiasmo scoppiettante per l'abbandono della metropoli tentacolare è un po' svanito, è subentrata una certa consuetudine.
Invece, l'entusiasmo (e lo shock, ammettiamolo) per il drastico cambiamento di vita imposto dal Nanno è ancora fresco e tutt'altro che assorbito.
E allora eccomi qui: Mamma li turchi!
Mamma sì, ma con un ospite straniero cui dare asilo, conforto, nutrimento.
Naturalmente non parla la nostra lingua.
E, manco a dirlo, non si capisce facilmente di cosa esattamente ha bisogno.
E così, tra un misunderstanding e un qui pro quo, la nostra eroina va avanti giorno dopo giorno.
Speriamo di imparare presto l'uno la lingua dell'altro, non vorrei continuare a brancolare nel buio ancora a lungo.
è semplicemente Gabriele, sicuramente è sicuro di sè e non è detto che parlerà la tua lingua, forse non amerà le tue stesse cose e cercherà di cambiare le tue abitudini e ...forse ci riuscirà...ma non potrà mai cambiare una cosa..che tu sei sua madre e non potrà mai smettere di amarti..per quello che sei.
RispondiEliminaResi
Süt ister misin?
RispondiEliminaIstiyorsan yatağa gitmek için?
Bir vejetaryen misiniz?
Bir konyak ister misiniz?
(Vuoi il latte? Vuoi andare a letto? Sei vegetariano? Vuoi una grappa?)
@ Resi: grazie, come sempre!
RispondiElimina@ ZiaMarti: UUAAAAHAHHAAAA!!!!!!!