Arrivati nel tardo pomeriggio ho preteso di andare al mare immediatamente, nonostante l'ora tarda e la stanchezza di tutti.
Cavolo.
Tre anni in campagna e già mi è cresciuta un'anima campagnola: guardavo rapita i colori, il mare, l'abbronzatura di chi al mare ha trascorso un'intera estate, i parei, le infradito, la varietà di una moda che, evidentemente, nel nostro paesino non arriverà mai.
Mi sono tuffata in un mare algoso e torbido come un'invasata, un mare francamente sporco che, solo 2 estati fa, avrei inevitabilmente snobbato.
Il Nanno aveva gli occhi spalancati dalla stupore: colori, suoni, odori sconosciuti investivano la sua testolina, aveva una bava di meraviglia lunga così.
Nei prossimi giorni cercherò di portarlo in spiaggia, vediamo se riesco a fargli fare un bagnetto e prendere confidenza con questo nuovo elemento.
Alle prossime puntate!
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