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mercoledì 3 settembre 2008

Cittadini inside

E' proprio vero che l'abito non fa il monaco!
Chi segue questo blog sa quanta fatica facciamo l'ingegnere ed io per riuscire a superare la vergogna dell'emarginazione sociale che immancabilmente interessa i poveri cittadini che si trasferiscono in campagna.
Ne abbiamo fatta di strada negli ultimi 2 anni, mica poca neh!, abbiamo la macchina sporca di terra (dentro e fuori), salutiamo nei negozi e ci intratteniamo con commessi e garzoni, conosciamo tutti i banchettari del mercato del sabato, abbiamo imparato a sbrinare la macchina d'inverno e a commentare con fastidio la mancanza di pioggia che prosciuga le vigne, sto lentamente imparando il dialetto (grazie ad un collega volenteroso) e l'Ingegnere sa tutto della vita dei muratori della ditta, insomma, da fuori sembriamo proprio paesani.
Ma dentro evidentemente siamo ancora gente di città.
L'ultimo scandalo, che ancora un po' vengo lapidata in ufficio, riguarda sempre i maledetti topastri che abitano a casa nostra e che l'ingegnere cattura e libera nel parcheggione.
L'ingegnere libera i topi nel parcheggione.
E questo è la vergogna massima.
Ma come libera? Ma libera i topi? Ma vuoi dire che cattura e libera i topi? Cioè non li ammazza? Non li annega, non gli fracassa la testa, non li decapita, non li avvelena, non li esplode, non li prende a badilate?
No, li lascia andare.
L'apocalisse.
Ma è matto? Ma cosa gli prende? Alzano il telefono e raccontano ma l0 sai che qui c'è uno che libera i topi? Eh, lo so ma è della città.
Ecco, questa è la frase che ci accompagna: sono cittadini. E quindi: nesci, lenti, impediti, vengono a rubare le nostre terre e il lavoro ( le donne gliele lasciamo), i cittadini sono una calamità.
Io non so se ce la faremo mai, magari riunendoci in un'associazione, i "Desperate Citizens" o anche i "No city, no party" oppure i "Ma se ghe pensu".
Che ne so.
Se qualcuno è stato emarginato e sa dei barbatrucchi per diventare l'amico del cuore di quello che lo emarginava, ci scriva.
Grazie.

2 commenti:

  1. Ciao Maddalena,
    ormai sono un vostro fan e leggo con piacere i tuoi post ^_^; poi ho scoperto che hai fatto i miei stessi studi (in psicologia)...
    La scelta di uccidere un essere vivente, nel vostro caso un topo, è difficile: io comunque sono con voi!!! Se dovesse capitare anche a noi farei di tutto per non ucciderlo!!!
    Continuate così!!!
    Bye

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  2. Ciao Madda, come và? Spero tutto bene per te. Buon lavoro. Un abbraccio e un buon fine settimana.

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