Pagine

lunedì 25 giugno 2007

Incontro con Kurumaya Masaaki Sensei

Venerdì al CELSO (Centro Studi Orientali) di Genova c'è stato un incontro con Kurumaya Masaaki, Maestro di Taiko Do.
Qui di seguito un breve sunto delle sue parole, tradotte dal giapponese da Chiara:

D: Lei è uno dei più rinomati suonatori di Taiko non solo del Giappone, ma di tutto il mondo. Ci può raccontare cosa significa?
R: Non mi considero un "suonatore", piuttosto un interprete di Taiko. Io non suono, interpreto, ci metto il colore. Il Taiko, a differenza del pianoforte che ha tante note, ne ha una sola. Quell'unica nota può essere suonata in molti modi diversi. La differenza è data dal colore che ognuno ci mette e il colore è dato dal cuore. Quando suono il Taiko ci metto cuore e anima. E' il cuore che dà il colore a quello che suoniamo e, in generale, a tutto quello che facciamo.

D: Sta dicendo che il suono, oltre che ad essere connotato da note, tempo e ritmo è derivato anche da altre componenti?
R: In giapponese la pelle del tamburo è chiamata anche "specchio", perchè quello che si mette nel tamburo quando si suona esce riprodotto in modo uguale. Se ad esempio suono con rabbia, uscirà rabbia. Se metto gioia, uscirà gioia. Per questo è importante suonare con il cuore.

D: Sappiamo che lei, prima di ogni lezione, fa praticare Zazen ai suoi allievi: ci può spiegare perchè?
R: Quando si suona, ma non solo, l'intenzione è la cosa più importante. E' per questo che prima dell'allenamento è importante praticare un po' di zazen. L'allievo che viene in Dojo, dopo una giornata di lavoro, è pieno di pensieri. Zazen aiuta a pulire la mente, a eliminare i pensieri. Anche la respirazione è importante. La respirazione cambia il modo di usare il cervello e, di conseguenza, cambia il modo di suonare.

D: Cosa significa Taiko? (non sono certa della traduzione, mi scuso)
R: Taiko è composto dalle parole Collo e Cuore. Il collo è il collegamento con la testa, con il cervello. Koshi è il ventre, è la parte che ci fa essere pratici, che ci fa agire. Il collo unisce Koshi è il cervello. Nel mezzo c'è il cuore.

D: Lei insegna in un Dojo, non in una scuola. Ci può spiegare la differenza?
R: Una volta insegnavo Taiko, non ancora Taiko Do, e gli allievi frequentavano i miei corsi. Poi mi sono reso conto che le cose più importanti del mio insegnamento erano invisibili, quello che insegnavo non era semplicemente musica, era una via. Allora ho creato il Taiko Do, e ho cambiato la scuola in un Dojo. Il Dojo non è una classe, non è un corso, è il luogo dove si pratica la Via dell'uomo.
Le cose essenziali, che insegno, sono invisibili agli occhi. Ad esempio noi di un fiore vediamo i petali, lo stelo. Ma non vediamo le radici, che sono importanti. Nel Taiko il Ki e il cuore sono le cose importanti.

D: Lei usa spesso la parola Ki, ci può illustrare il suo significato?
R: La traduzione occidentale per Ki è solitamente energia. In giapponese ci sono più ideogrammi per descriverlo, io uso quello con il riso, ad indicare l'energia.
Il ki è molto importante in tutto quello che facciamo, non solo quando suoniamo. Bisogna usare il Ki per suonare e questo si fa mettendosi davanti al tamburo, prendendo un respiro e inziando a suonare. Per suonare bisogna entrare dentro al tamburo.
Il ki è importante anche nella relazione con l'altro. Se sono triste l'altro lo sente, se sono arrabbiato l'altro lo sente. Bisogna stare attenti all'energia, è necessario essere consapevoli di ciò che si mette in circolo.
Il ki è importantissimo, anche per la realizzazione dei sogni. Un modo per realizzare il proprio sogno è quello di fare uscire il Ki. Quando si ha un sogno, non bisogna mai smettere di pensarci. Bisogna pensarci sempre, anche di notte, anche durante il sonno.
Una volta ho lavorato con un gruppo di disabili Inglesi, che sono venuti in Giappone, con i loro accompagnatori, per provare a suonare il Taiko. Come sapete, non parlo una parola d'inglese e ho cumincato con loro solo usando gli occhi, ho usato solo il Ki che usciva dagli icchi. I risultati sono stati sorprendenti, i ragazzi sono riusciti a fare cose e movimenti che in tanti anni non erano mai riusciti a fare. Bisogna "attaccare" l'altro con il Ki. La volontà esprime il Ki.
Nel seguire una Via è importante riuscire ad aprirsi e comunicare nel modo giusto, bisogna dare per ricevere. Quello che diamo, il modo in cui lo diamo sono le cose più importanti.

Segue breve esibizione di Taiko (naturalmente strabiliante) di Sensei con due giovani musicisti: ragazzi, da paura!!! La cosa che più colpisce è la gioia che riescono a trasmettere, la festosità, l'entusiasmo, davvero bello.
Grazie.



3 commenti:

  1. Ottimo reportage in poche frasi l'anima del taiko sono molto emozionata per stasera ciao da Gabri

    RispondiElimina
  2. ciao Madda, bello il tuo blog. sto passando un pò di tempo al computer per raccogliere materiale di tutti questi 15 gg passati e mi leggo piacevolmente i tuoi commenti. una correzione (scusa se mi permetto), nella domanda "cosa significa taiko" e la cui risposta dice il collo, il cuore ecc... la domanda giusta è "cosa significa "DO", Via?" allora la risposta è azzeccata. baci bachi chiara

    RispondiElimina
  3. Grazie Chiara!!!
    Sono contenta che ti piaccia il blog, a quando uno tutto tuo? ;)))

    RispondiElimina

Ha detto la sua