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domenica 11 dicembre 2011

Deprogrammazione completa

Inutile dirlo, la migliore definizione dell'essere genitore è questa: deprogrammazione.
E' una lenta, sottile, inesorabile trasformazione dalla condizione di essere umano a quella di genitore. Non sei più donna, figuriamoci moglie, ma diventi progressivamente mamma. Lo stesso avviene per il tuo uomo, non più maschio alfa fascinoso di ormoni e sapienza, ma cavallo da soma e giocattolone vivente per i tuoi figli: in una parola papà.
La deprogrammazione ha varie fasi:
- inizia con il concepimento e l'attenzione che si sposta piano piano dal tuo ombelico (dove era rimasta impigliata dall'adolescenza) al mondo esterno, agli altri, in particolare agli altri "bassi" di cui il mondo è stranamente pieno (non l'avevi mai notato, eh?)
- continua con la nascita dei nanetti, quando imporvvisamente non sei più tu, ma diventi altro, mangi altri, dormi altro, fai altro. E quel tu che eri chissà dove finisce
- giunge a compimento verso i 3 anni del tuo primo nano quando comincia ad intaccare l'ultima area adulta che ti era rimasta, quella del linguaggio. Abolite le parolacce (trasformate in patetiche esclamzioni da giuggiolone, tipo santa pupazza, vaffanbrodo, mer...coledì), abolite le parole difficili (mai provato a spiegare "maieutica" a un nano?) sostituite con una parlata base che comprende 500 parole, arrivi finalmente alla vera lobotomizz genitorialità quando parli con le frasi (già fatte) dei cartoni Disney - Pixar.
La visione ripetuta di film come Shrek, Nemo, Robin Hood, Totoro... ha un effetto definitivo e totale sulla coppia di ex adulti.
Non più frasi come "Oggi, Gabriele, hai un umore pessimo" ma "Sire, oggi non siete del vostro solito gioviale e cordiale umore!" (Robin Hood); non più "Guarda Gabri, l'acqua della vasca scende piano piano..." ma "L'acqua sta calando! L'acqua sta calando!!!" (Nemo); mai più direte "Stanotte ho fatto un sogno bellissimo" ma "Anche se era un sogno, non è stato un sogno!" (Totoro).
E che dire se vi scappa un ruttino? "Meglio fuori che dentro!" (Shrek) vi risponderà un ilare inge, con un ghigno.
Senza parlare dei pietosi siparietti che siete in grado di fare con il vostro compagno recitando a memoria interi brani del film del momento, incluese vocine, canzoncine, pause e sospiri.
Pensate, interi file del vostro ormai rammollito cervello occupati da spezzoni di Toy Story o Z la formica. E magari non ricordate più il pin della banca o il codice fiscale.
Ma che importa!? Sapete recitare tutto Totoro, anche in giapponese!!!!!
E voi, a che punto siete della deprogrammazione?!

11 commenti:

  1. così depogrammata che il mio cervello rammollito non memorizza più neanche Pingu.....

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  2. Deprogrammazione completata. Così, ier sera, i miei figli; "mamma,mamma!!! corri che c'è la principessa che ti piace tanto!!!".
    Direi che peggio di così...

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  3. @ Patamà: acc... e dire che Pingu non parla! Deprogrammaterrima!!!

    @ Tri: hai anche una principessa preferita, ma pensa!!! Io invece, nella mente del Topolo, sono Dori la pesciolina svampita di Nemo, che ne pensi?!

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  4. Inizio scrivendo che la mia deprogrammazione non è stata completata. Poi mi accorgo che spesso parlo come la Pimpa, quindi mi aggiungo perplessa fra le deprogrammate.
    Sai, il mio compagno ha esordito che vuole le galline, senza pollaio però .... Il mio giardino è perplesso per gli eventi futuri ...

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  5. Dori è una grande! E' svampita, ma trova sempre la soluzione più giusta!!! Se per il Topolo sei così, direi che è un complimento!

    La "mia" principessa è quella disegnata da Tony Ross, inusuale e circondata da una corte di mezzi pazzi! Mi piace troppo!

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  6. @ Natalie: bè meglio la Pimpa che le Winx, per dire. E sono contenta che tu abbia fatto outing! Ciao

    @ Tri: non la conosco, ho cercato in rete, sembra simpatica! Mi consigli qualcosa da leggere di questa principessa?

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  7. so tutte le canzoni dello zecchino d'oro a memoria (ma le conoscevo già prima per ragioni professionali). parlo usando vocaboli da nano tipo quaqua (acqua) ciaccia (focaccia). Il cane per me è il bau..
    Poi da quando è arrivata la seconda nana.. la mancanza di sonno mi ha dato il colpo di grazia!
    Un Bacio

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  8. @ Lara: benvenuta nanaseconda!!! Dici una cosa saggia: la mancanza di sonno accelera la deprogrammazione in modo esponenziale, chissà se mai ci riprenderemo?! Un abbraccio a tutta la famiglia

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  9. Alleluja! mi riferisco alla velocità della mia risposta!!!
    La trovi su Rai Yo Yo tutti i giorni alle 13.30 o alle 21.00 (anche su www.rai-le-dirette-non-mi-ricordo-cercala-tu, se vuoi!)
    Se non ricordo male avevamo preso in prestito dalla biblioteca (aspetta che googlo) "voglio il mio ciuccio" (ma forse mi confondo con un altro) e, di sicuro, "non voglio andare a letto!".
    Riporto la descrizione: Il libro racconta in modo divertente la fatica vissuta da tanti bambini, principi e principesse, a lasciarsi andare nel sonno. Mostra alcune strategie, da noi adulti chiamate capricci, che i piccoli mettono in atto per richiedere la nostra presenza, il nostro sguardo. Leggere a un bambino questa storia è come permettergli di guardare a distanza la sua stessa paura, ridendo e scherzandoci sopra. È un po' comunicargli la disponibilità ad apprezzarlo per quello che è, nella capacità di esprimere e accettare le proprie emozioni. Il libro, adatto a bambini fin dai tre anni, può essere utilizzato per promuovere l'espressione e la modulazione emozionale, anche in un piccolo gruppo. Età di lettura: da 3 anni.

    ps: ti dirò che io ho anche nutrito il dubbio che, dove già non esistessero, i bambini imparassero nuove strategie per richiedere la nostra attenzione. La Principessa,dopo innumerevoli peripezie, si addormenta (all'alba) nella cesta del suo orsacchiotto (credo di ricordare!). Buon pro!

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  10. i miei neuroni sono andati e non credo torneranno..
    Fabio oltre ai neuroni ha perso anche parecchi chili, pesa meno di me (e io ho già perso i kg della gravidanza)
    forse qualche speranza c'è con l'arrivo della scuola dell'obbligo...
    bacioni da tutti noi!

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  11. @ Lara: la scuola dell'obbligo è ancora lontana, sigh, non credo arriveremo con qualche neurone ancora vivo o con un linguaggio superiore alle 24 parole... suggerimenti?!?

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