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mercoledì 13 maggio 2009

Topo Horror SHOW

E così, come del resto volevasi dimostrare, la Topeide paesana non accenna a fermarsi.
Chi si fosse perso le puntate precedenti può aggiornarsi qui.
Per gli altri... buona fortuna, avvertiamo che il racconto sotto è parecchio forte, se ne sconsiglia la lettura ai deboli di cuore, alle mamme apprensive e agli schifiltosi.
Ordunque, tutto è cominciato lunedì scorso quando, aprendo la porta dell'ingresso che conduce alle scale di entrata, ho intravisto una fulminea ombra dotata di coda che si nascondeva dietro la scarpiera.
Oh no, porca miseria, un altro topo! Ho subito avvertito iJeeg, mio unico derattizzatore di fiducia, amore scusa se ti disturbo, abbiamo un topo in casa! Sì, lo so, ha un mese e si chiama Nanno! No, amore, non quel Topolino, uno vero, animale, ratto, bestia!
Ahhhh... devo mettere la trappola!
Poi, come sempre accade, travolti da un bambino di un mese, il sonno, le varie incombenze ce ne siamo scordati.
E ieri è successo l'inferno.
Seduta serena, con il mio piccolo in braccio che poppava di buona lena, nella penombra della cucina... improvvisamente... AAAAAARGGGGHHHHHHH!!!!!!
Il topo era lì, davanti a me, nel bel mezzo della cucina, che mi guardava come a dire "prova a prendermi, mamma paurosa e schizzinosa!"
Io urlavo e battevo i piedi, il Nanno ha iniziato a piangere, il topo correva impazzito, incapace di trovare una via d'uscita, io urlavo, pestavo i piedi, il bimbo che urlava come un pazzo, spaventato a morte, il topo mi veniva tra i piedi, io continuavo a urlare e pensavo pensavo pensavo come faccio a uscire, come faccio a portare fuori il bambino, come cavolo faccio che sono in tuta e la carrozzina è di là, dove c'è il topastro?!?
Alla fine, urlando e picchiando piedi per terra ho afferratto il bimbo, sono salita in camera mi sono vestita alla velocità della luce, sono ridiscesa, ho sollevato di peso tutta la carrozzina e mi sono precipitata fuori, ho serrato la porta e ho chiamato Jeeg: io in quella casa non torno, acchiappa il topo oppure vado in albergo.
Dopo di che sono andata al parco, e lì sono rimasta.
Jeeg è arrivato, ha innescato la solita trappola, ha catturato il topo e l'ha liberato, bontà sua, nel prato qua sotto.
Io sono tornata a casa e tutto è tornato alla normalità.
Oggi, di topi, neanche l'ombra ma per precauzione le 3 trappole di cui disponiamo sono aperte e pronte all'uso.
Se qualcuno mi sa spiegare come farò a vivere in campagna non esiti a scrivermi, grazie.

5 commenti:

  1. Pure il sottoscritto si e` preso comunque un bel colpo!
    Il "topo" a casa e` Gabriele ... quindi quando ho rivevuto la telefonata di Maddalena che con voce preoccupatissima mi diceva che aveva un problema con il topo ho pensato subito che Gabriele non stesse bene.
    Il primo effetto di questa avventura e` che Gabriele e` diventato "Cerino", cosi alla prossima telefonata almeno mi preoccupero` un po meno!

    Un po', lo devo ammettere, mi sento in colpa. Forte di tutte le puntate di Quark che ho visto nella mia vita, avevo detto a Maddalena che il topolino non si sarebbe fatto vedere durante il giorno, con noi svegli ... e invece ecco l'unico "topo coraggio" che esce allo scoperto infischiandosene di noi umani!

    A pensarci bene e` un po' colpa anche di Quark! Ti fanno esplorare con i loro documentari palmo a palmo tutto il Serengeti, ma degli animali che hai sotto (o dentro) casa non ti dicono nulla ...

    ;-)

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  2. Dannato Quark!
    So tutto sulle gazzelle, gli ippopotami e i leoni ma nulla su topi, scarafaggi, ragni e falene!
    E comunque col piffero che il topo stava nascosto... avesse avuto il dono della parola mi avrebbe anche chiesto qualcosa da mangiare!
    CHE SCHIFOOOOOO :((((

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  3. ohmamma, penso che rinuncerò all'idea della campagna e andrò in un piazzale di cemento :)

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  4. @Mammafelice: meglio non scegliere il piazzale in cemento qui sotto, con tutti i topi che ci liberiamo rischi di trovarti assediata!!!

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  5. Mi meraviglio di voi, cari campagnoli(!): prenderete un gatto, gli darete poco da mangiare e soprattutto non lo sterilizzerete.

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