Eccomi di nuovo, è difficile scrivere i post dopo un week end come quello appena trascorso.
Non è successo nulla di brutto, non allarmatevi, anzi è stato un week end di una tale intensità e di una tale gioia che sono rimasta senza parole!
Come forse qualcuno di voi sa, Jeeg ed io, assieme al nostro meraviglioso gruppo di colleghi suonatori, abbiamo partecipato ad un seminario di Taiko, con un Sensei giapponese.
Non è stato un seminario di nozioni, di tecniche o canzoni nuove, sono stati invece due giorni in cui abbiamo ricevuto istruzioni su come usare il nostro cuore.
Ora, io a questo non avevo mai pensato; cioè, il cuore io l'ho sempre associato ai sentimenti, alla famiglia, a Jeeg, agli amici, ma mai ad un tamburo.
Invece, tutto il seminario è stato sul kokoro (=cuore, in giapponese) che va messo nel tamburo, nella musica che si suona, nell'intenzione che si ha quando ci si accinge a suonare, nella relazione con il gruppo, nei confronti del Sensei e di chi insegna.
Un cuore puro come chiave di apertura e cambiamento, la purezza dell'intenzione come strumento per percorrere la Via, l'unione di cuore e intenzione per raggiungere la Perfezione.
E come si fa dopo due giorni così a tornare alla vita ordinaria? Ogni volta, dopo queste puntatine in Paradiso il rientro a casa è veramente faticoso.
Non è successo nulla di brutto, non allarmatevi, anzi è stato un week end di una tale intensità e di una tale gioia che sono rimasta senza parole!
Come forse qualcuno di voi sa, Jeeg ed io, assieme al nostro meraviglioso gruppo di colleghi suonatori, abbiamo partecipato ad un seminario di Taiko, con un Sensei giapponese.
Non è stato un seminario di nozioni, di tecniche o canzoni nuove, sono stati invece due giorni in cui abbiamo ricevuto istruzioni su come usare il nostro cuore.
Ora, io a questo non avevo mai pensato; cioè, il cuore io l'ho sempre associato ai sentimenti, alla famiglia, a Jeeg, agli amici, ma mai ad un tamburo.
Invece, tutto il seminario è stato sul kokoro (=cuore, in giapponese) che va messo nel tamburo, nella musica che si suona, nell'intenzione che si ha quando ci si accinge a suonare, nella relazione con il gruppo, nei confronti del Sensei e di chi insegna.
Un cuore puro come chiave di apertura e cambiamento, la purezza dell'intenzione come strumento per percorrere la Via, l'unione di cuore e intenzione per raggiungere la Perfezione.
E come si fa dopo due giorni così a tornare alla vita ordinaria? Ogni volta, dopo queste puntatine in Paradiso il rientro a casa è veramente faticoso.
bella bella non sapevo che avessi un (bel) blog, evviva! brava, grazie delle foto, della condivisione e di questa magia di seminario passato assieme. anche se sono un pò invidiosa di tutta l'attenzione che hai avuto da sensei...;) quell'uomo ha l'occhio lungo. sii felice! non vedo l'ora di suonare ancora assieme
RispondiEliminaCiao Monica, che piacere vederti da queste parti!
RispondiEliminaSì, anche per me il seminario è stato meraviglios, speriamo che torni veramente!
Un bacione grosso
E` vero ... si rimane senza parole dopo un seminario cosi` bello!!!
RispondiEliminaInvece di imbottirci di nozioni, tecniche il sensei e` subito andato dritto ... al cuore!
Luca