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mercoledì 25 luglio 2007

Ricettari matrilineari


Sia le mie nonne che mia mamma hanno sempre avuto come unico riferimento in cucina il mitico ricettario intitolato "Il talismano della felicità". Che roba! Un librone enorme, scritto dalla celeberrima Ada Boni nel 1915, aggiornato diverse volte, vero punto di partenza per tutti i cuochi alle prime armi visto che riporta nel minimo dettaglio la descrizione di tutte le tecniche base per preparare qualunque cosa, dalle salse alle confetture, passando naturalmente per carne, pesce, verdure e dolci.
Il giorno del mio 18° compleanno mia mamma mi ha comprato la mia copia, dicendo che ormai ero grande e potevo iniziare ad usarlo. E così, oltre ai gioielli di famiglia, alle lenzuola di lino ricamate a mano da nonna ecco un altro oggetto che si tramanda in famiglia per via matrilineare...
Per me il Talismano è una fonte ineasuribile di saggezza culinaria, tuttavia è interessante notare come sia cambiato il modo di cucinare, dal 1915 ad oggi.
Ad esempio, il numero dei commensali: tutte le ricette del Talismano sono per 6 persone, quelle dei piatti speciali addirittura per 12! Le riviste di cucina moderne, invece, riportano ricette per 2- 4 persone, a volte per 6 ma si tratta perlopiù di eccezioni.
E poi gli ingredienti: avete mai sentito parlare del cremor di tartaro? Se non sapete cos'è vi arrangiate perchè, come ho constatato di persona, neppure il dizionario vi rivelerà il segreto (è il lievito ;)).
Ma soprattutto mi impressiona la quantità di olio, burro, fritti, strutto e uova che usano nelle ricette, una cosa impressionante! E' evidente che l'idea della "dieta" non li ha mai neanche sfiorati, ma neppure quello di vapore, leggerezza, conteggio delle calorie, grassi in eccesso, colesterolo e cellulite!
Io non so, leggo queste ricette per 12 persone, contenenti cotica di maiale, pancetta, 6 uova e due etti di burro, mi sento male alla sola idea e allora comincio a cercare di sfrondare, sfoltire, smussare gli ingredienti sostituendo il latte intero con quello scremato, la panna vera con quella di soya, la pancetta col prosciutto crudo ma non funziona, alla fine esce fuori sempre una vera schifezza, decisamente light, ma totalmente incolore, inodore e insapore.
E poi mi fanno morire le ricette della pasta fresca che iniziano sempre con: prendete 12 uova e un chilo di farina e stendete la pasta per i ravioli... ma come stendete la pasta per i ravioli!!! Ma te lo sai a che ora mi sono alzata stamattina? Alle 6 e mezza! E ho fatto un'ora di macchina prima di arrivare in ufficio, ci sono stata 8 ore e poi un'altra ora di macchina e la spesa e di corsa in cucina, ci manca solo che mi metta a stendere la pasta!
Vabbè, a parte questi anacronismi per me resta sempre e comunque un gran libro di ricette, provare per credere!

3 commenti:

  1. Quello che e` rimasto uguale dal 1915 a oggi e` il fatto che gli uomini si prendono sempre per la "gola"!!!
    Devo ammettere che e` sempre una gioia arrivare a casa e mangiare cose buone!
    :-)))

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  2. eheheh!!!
    Da quando ci siamo sposati, caro mio, abbiamo messo su un bel po' di kiletti!!!
    ;)))

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  3. Solo arrivata ai cinquant'anni avrai diritto al quaderno con copertina nera con trascritte le ricette segrete della bisnonna! pa

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