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martedì 17 luglio 2007

Matsuri


Sudato fino al 15 luglio, sudatissimo (letteralmente) fino alle 5 di sera, il Matsuri è andato.
E' solo il mio terzo Matsuri ma in assoluto il più bello che abbia visto fino ad ora.
La preparazione per questo anno è iniziata a novembre scorso ed è stata una vera avventura! Credevo che inziando così tanto tempo prima non ci sarebbero stati problemi sul risultato, ero certa che a luglio saremmo state pronte. Come mi sbagliavo...
Il lavoro che abbiamo fatto, l'esecuzione di un kata a squadre, è stata davvero istruttiva. Al di là del lavoro fisico (imparare il kata, allenarsi a riprodurlo con la forma, il ritmo e l'intensità corrette) gli ostacoli maggiori si sono presentati con l'allineamento tra di noi. Eravamo in 4 e l'intralcio principale è stato fare tutte e 4 lo stesso kata, nello stesso modo, alla stessa velocità e con la stessa energia.
Una faticaccia.
Perchè in fondo in fondo, ma forse neanche tanto in fondo, ognuna di noi era convinta di farlo lei nel modo giusto. Io bene, tu male; io bene, tu lenta; io bene, tu alzi troppo il braccio, giri troppo veloce la testa, sei troppo alta, hai i piedi troppo lunghi, sei in ritardo; io bene e se non fosse per te altro che bene, farei benissimo!
Io, io, io, sempre io.
Ma è arrivato un momento, dopo qualche mese, in cui finalmente cominci a capire che non importa se TU lo fai giusto e l'altra, a tuo parere, magari no. Arriva un momento in cui capisci che il kata a squadre è il kata di una persona sola; non importa se si è in 4, il kata è uno e noi dobbiamo essere uno.
Uno a respirare, uno a muoversi, uno solo a fare il kata.
E alla fine, anzichè continuare ognuna per la sua strada, infischiandosene delle compagne, si comincia a cercare di adeguarsi al movimento, alla velocità e al respiro altrui.
Ed è qui la vera sorpresa: la sensazione di stare facendo una cosa bella inizia a manifestarsi, ci si sente meglio (non so come spiegarlo) a fare INSIEME ad un altro, uguale a lui, CON lui, che non da soli.
E' proprio diverso, è come se fosse più naturale, più "giusto".
Chi l'avrebbe detto mai detto che lasciando perdere IO in favore di NOI avremmo conquistato un pezzettino di gioia?

1 commento:

  1. Anche per me si e` trattato di un matsuri molto speciale, il migliore tra quelli a cui ho partecipato (ormai sono a quota 15)!
    Sono molto contento del lavoro che si e` fatto nei due gruppi bunkai a cui ho partecipato, e l'affiatamento tra di noi e` ulteriormente cresciuto rispetto agli anni scorsi.
    Voglio qui ringraziare Franco, Alessandro e Gaetano, anche se probabilmente non leggeranno questo post!

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