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sabato 18 giugno 2011

Basta che funzioni

Qualunque amore riusciate a dare e ad avere, 
qualunque felicità riusciate a rubacchiare o a procurare, 
qualunque temporanea elargizione di grazia, basta che funzioni... 

Basta che funzioni (Whatever works) di W. Allen

Il termine tecnico è "brancoling in the dark", ossia procediamo a tentoni, bendati, sbatacchiando a destra e manca  e facendo un passo avanti e due indietro. Però, ultimamente, ogni tanto ne azzecchiamo una.
Parlo del Topolo, naturalmente, di un Topolo che cresce e, ohimè, consolida sempre più un caratteraccio energico e vivace che, ci sono giorni, mi chiedo veramente che cosa ho fatto di male nelle vite passate per meritarmelo.
Ordunque.
Lasciamo perdere il perchè è così, non è rilevante (anche perchè abbiamo sviluppato talmente tanti di quei perchè che a volte mi sento davvero come la madre di tutti i guai).
Cerchiamo invece di capire cosa possiamo fare e come.
Scartate le maniere forti per incompatibilità caratteriale mia e del maritozzo e, soprattutto, perchè sembrano aumentare l'accanimento energetico della creatura.
Scartate le maniere buone, perchè ci vorrebbero anni di pazienza per smuoverlo anche solo di un millimetro dalla sua cocciutaggine.
Stiamo infine pervenendo ad una sorta di amorevole indifferenza che però sembra produrre buoni risultati.
Qualche esempio:
- Nano, è l'ora del bagnetto, vieni?
Segue una sfilza di NOOOO No NONNNNNOOOOO, nonono, fughe, pianti strepiti e irrigidimenti davvero mariomerolani.
Ok.
La nuova risposta è: ok, come vuoi tu, io sono sotto la doccia e il tuo bagno è pronto, se vuoi venire vieni, altrimenti lo farai domani. E gli scocco un bel bacione.
Punto.
Niente moine, salamelecchi, salti mortali, minacce, urla, finti trucchi alla "mammina cara", niente.
E piano piano, un centimetro alla volta, si avvicina al bagno, poi all'acqua, poi alla vasca e poi splash! un bel tuffo, come se niente fosse.
Altro esempio:
- Dobbiamo uscire, vieni a vestirti?
Idem come sopra: NOOOO No NONNNNNOOOOO, nononono, fughe, pianti strepiti e irrigidimenti, ecc...
Nuova risposta: ok, come vuoi tu, noi siamo pronti e fra poco prendiamo la macchina e usciamo. Qui ci sono i vestiti, se vuoi venire con noi, portameli. E lo abbraccio forte.
E di nuovo, un centimetro alla volta, si avvicina e mi porge le scarpe. A quel punto lo vesto, come se niente fosse.
E ancora:
- Se vuoi mangiare è tutto pronto, noi siamo in cucina (bacio)
- Se vuoi bere c'è l'acqua, ma il succo no, ne hai già bevuto abbastanza (abbraccio)
- In braccio non ti porto, pesi un sacco e non ce la faccio, ma se sei stanco ci possiamo sedere e aspettare insieme che ti riposi (bacio).
Lasciamo perdere come mi sento dentro (lo volete sapere? lo strozzerei urlando come una pazza invasata). L'importante è che lui sia tranquillo e pensi che sta decidendo lui cosa fare. Pensi di scegliere.
A ben vedere, alla fine, ci sentiamo meglio anche noi, visto che dribbliamo il conflitto con elegante savoir faire.
A 2 anni e due mesi mio figlio sembra voler avere il controllo totale della sua vita. Mi sembra un po' prestino, ma se funziona contenti tutti.
Fino alla prossima, naturalmente, quando ricominceremo pazientemente daccapo.

9 commenti:

  1. Beh, sai che funziona anche con i miei alunni più difficili e tosti??? Calma, gentilezza, una sorta di pacata indifferenza nei confronti delle provocazioni (...e intanto dentro sogno di farli a pezzetti con le peggiori torture medievali), ma fermezza sui limiti che come adulto devi porre. Alla fine certi brontoloni sedicenni, analfabeti e muscolosi si trasformano in gentili bestioline accondiscendenti....e tu, dentro (non far vedere niente fuori!!) esulti: "Ti ho domato bello mio!!!!".......magari poi la volta successiva non funziona (anche perché io perdo la pazienza e gli urlo in faccia di tutto!!!!). Bacione! Claudia

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  2. Ieri l'ho convinto a camminare sul bordo della strada e non al centro come pretendeva. Gli ho detto che il bordo era SUO e nessuno, tranne lui, poteva camminarci...

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  3. E' proprio vero! La mia dice "Me gaga" (io sono grande!!!). Anche per strada, guai a darle la mano (se sgarra la prendo per il collo della maglia!) ma se arriva una macchina, è lei che cerca la mia mano! Ci vuole tanta pazienta e un pò di psicologia, per dargli l'impressione di fare da soli!!! ma quanto è dura....
    ps: io al contrario, non posso nominare il bagnetto che parte in quarta, si spoglia e vuole ciac-ciac! ne farebbe anche tre o quattro al giorno!

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  4. @ Claudia: ma a 16 anni sono ancora così?!? E io che speravo di finire un po' prima... Vabbè, basta che funzioni ;))

    @ Benni: non me l'avevi detto! Ma tu sei troppo un genio: come ti è venuto in mente di dirgli che il bordo strada è il suo?! La prossima volta che sono a corto di idee ti telefono ;)

    @ Trimamma: pazienza e psicologia, sai dove le vendono? io ci sono giorni che non ne ho proprio neanche un briciolino :(((
    Ma magari col tempo chissà, mi basterà mettere il pilota automatico ;) Ciao!

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  5. mi fa ridere il tag "tutto suo padre": anche il Maritozzo richiede un approccio di questo tipo?
    he he he...

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  6. @ Maq: sono contenta che qualcuno l'abbia notato...eheheh!!! Diciamo che lo sporco lavoro l'ha fatto, a suo tempo, la nonna del maritozzo, santa donna in odor di santità!!! Ciao

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  7. "The terrible two" e la fine del dominio del figlio unico gli hanno fatto girare le scatoline, ma il tuo mi sembra l'approccio migliore!

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  8. @ Extra: una disgrazia dopo l'altra... ora vedremo come evolve ;)) Ciao!

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  9. @ Silvietta: credo che gli studi in psicologia aiutino... purtroppo a volte vedo il Topolo come un paziente :((((( accanimento terapeutico famigliare! Un bacione

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