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giovedì 10 febbraio 2011

Nata ieri?

E fu così che la mammozza campagnola in pieno delirio di onnipotenza egoica e intellettuale decise di spedire delle copie del suo libercolo a delle case editrici.
Non ho nulla da perdere, pensò: spedisco, aspetto i 6 - 8 mesi d'ordinanza dopo di che, quando non mi risponderà nessuno, me ne farò una ragione e tornerò a scorrere gli annunci su Monster.
Contavo di stare serena fino a luglio.
Invece, dopo neanche una settimana ricevo una mail da una casa editrice: "Gentile Campagnola, ma come scrive bene! Ma che bel libro! Certo, un po' ingenuo, ma con un po' di aggiustamenti si può pubblicare".
Argh.
Di già?
Io, in verità, adesso vorrei partorire in santa pace, che già l'idea del secondo genito mi occupa parecchio spazio mentale. Comunque, sono anche lusingata pertanto rispondo che, va bene, se ne può parlare.
Seconda mail nel giro di 10 gg: "Ho ricevuto e letto tutto il libro. Ma che cariiino! Saremmo seriamente interessati a pubblicarlo. Le mando una bozza di contratto".
Acc. 
Pure il contratto. Io, ripeto, vorrei vegetare fino al parto, ma tant'è... sono anche un po' in fibrillazione.
Arriva il contratto.
Bello, eh, niente da dire: professionale, scritto bene, senza errori grammaticali: proprio un bel contrattino.
Però ragazzi, dai, non sono mica nata ieri!
Praticamente gli dovrei cedere tutti i diritti d'autore, per 20 anni, per un compenso irrisorierrimo impegnandomi io stessa a promuoverlo e diffonderlo, prendendo pochissimo in caso di vendite all'estero o di altre forme di diffusione. Ah, naturalmente, le prime 1000 copie andrebbero a coprire le spese dell'editore, io non guadagnerei nulla (1000 copie?!? Ma non son mica la Rowling!).
Non che ci avessi creduto tantissimo, solo un pochino, però ci son rimasta male lo stesso.
Santo internet che mette in rete decine di contratti editioriali e permette di smascherare i contratti per le allodole. E ri- santo internet che con spese minime permette di pubblicare e vendere i propri deliri letterari senza il minimo intoppo.
Ora sì che posso partorire serena. 
Che sollievo, temevo di dover apparire su tutte le televisioni intervistata da chiunque per dei mesi e di dover decidere come spendere i guadagnati milioni.

5 commenti:

  1. ...ecco appunto!
    ti ho scritto una mail in proposito.
    ma senza fretta.
    ciao ciao MAQ

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  2. Meno male, se no bisognava pure pagare per leggere i tuoi post.....
    Vorrei acquistare il tuo libro, si paga solo con carta, o posso pagare alla consegna?
    Quanto ti manca per "comprare" il piccolo?
    Bacioni, Tea

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  3. @ Maq: risposto!

    @Tea: seee...il blog a pagamento! Ve li dovrei dare io i soldi, per farvelo leggere ;)
    Per comprare il libro c'è un solo modo, deciso dal sito: registrazione e pagamento con carta. Arriva a casa con corriere espresso. In bocca al lupo!
    Io nel frattempo conto di comprare verso il 20 febbraio, speruma ben ;) Ciao

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  4. Mi sa che nella mia ordinazione c'è stato qualcosa che non ha funzionato, perché non è arrivato nulla (in verità non mi era stato neppure chiesto nessun numero di carta di credito..).
    Riproverò.
    Augurissimi per l'altro 'acquisto', quello super-importante.
    Ciao!

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  5. @ Cautelosa: ho controllato, il tuo acquisto non è presente nell'elenco (numeroso, ahaha) dei vari parenti che hanno comprato il libro. Riprova! Sarai più fortunata ( e se hai bisogno chiedi, non vorrei perdere l'unico cliente estraneo alla famiglia;))

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