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lunedì 3 novembre 2008

Alla Fiera dell'EST

Come tutti gli intenditori del settore sicuramente sapranno, il nostro paesino vanta una ricca tradizione di negozi di antiquariato e restauro.
Per le vie centrali è possibile trovare svariati laboratori dove si restaurano oggetti antichi e della tradizione contadina, con le vetrine affrescate e gli oggetti antichi che fanno bella mostra di sé. Ma l’attrattiva principale sono sicuramente i celeberrimi “Mercatini dell’Antiquariato” che ogni 2 mesi circa abbiamo l’onore di ospitare nelle vie del centro storico e nelle piazze principali.
Che meraviglia per gli occhi! Che gioia per gli appassionati!
Tavoli in legno pregiato, vetrinette intarsiate, argenteria, vecchi mortai e attrezzi da cucina, cartoline, sedie, busti in bronzo e vecchi arnesi da contadini. E ancora pizzi, merletti, ceramiche, gioielli Belle Epoque e vestiti con le piume. Questo il LATO A del mercatino.

Poi c’è il LATO B, il lato oscuro, il rovescio della medaglia, la fregatura, insomma.
In mezzo ai pochi banchetti di antiquariato puro, trovano posto una marea di altre bancarelle che espongono, con una sincerità sconcertante, della roba vecchia, del ciarpame, della rumenta vera e propria che con l’antiquariato non ha niente a che fare.
E’ così possibile ravanare in mucchi abnormi di sorprese degli Ovetti Kinder, sfogliare copie di fotoromanzi anni ’70 con un Massimo Ciavarro ancora imberbe, ammirare collezioni di tappi di sughero e chiedersi come mai dei Cicciobelli sporchi e orbi siano finiti tra le strade piemontesi.
E ancora: ci sono vecchie scatole del Monopoli rabberciate alla bell’e meglio, caschi da moto rotti e bicchieri della Nutella sbeccati e scoloriti.
Se non vi basta, potete sempre rifarvi gli occhi davanti a delle collezioni di Barbie così male in arnese da sembrare appena sbarcate dal viaggio della speranza, giocare a indovinare a chi appartenevano i pentolini di latta con i manici bruciati e tentare di specchiarvi in specchi così opachi e arrugginiti da farvi assomigliare a un Orco subito prima della battaglia con le forze del male.
Il tutto, ça va sans dire, a prezzi esagerati.

Se la cosa vi intriga potete venirci a trovare il prossimo 8 dicembre: chissà, magari avete fortuna e trovate un bel Pinocchio in legno con il naso spezzato o una grande valigia in plastica a quadrettoni con ancora i segni dello scotch da pacchi per tenerla insieme!

1 commento:

  1. E` qui che si capisce la sottile (si fa per dire ...) linea che separa l'antiquario dal robivecchio!
    In ogni caso queste fiere sono una vera e propria istituzione che fa affluire una marea di gente con tanto di parcheggio stracolmo e macchine in doppia fila ... ad Ovada!

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