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lunedì 10 giugno 2013

Nel mondo di caccapuzza

Prima passi anni a guardarli e cercare di interpretare la loro espressione, il tipo di pianto, i gorgheggi e i versetti e, ammettiamolo, non ci acchiappi una mazza.
Poi iniziano le prime parole, sillabate a stento, mmmm-aaaaa-mmmaaa, pppaaa--pppaa e ti intenerisci al solo immaginare che quell'esserino lì, ancora con i boccoli e le gambette cicciotte un giorno, neanche troppo lontano, parlerà.
E pensi mamma mia, il nano parlerà, capisci, PARLERA', chissà cosa mi dirà, chissà cosa penserà, chissà che idea si è fatto del mondo... và, che roba, e non stai più nella pelle.
E poi, un giorno, finalmente parla.
E usa frasi intere, e parole, e usa le mani e gli occhi, e comunica, capite, comunica quello che è e a te, diciamolo, si scioglie il cuore dalla tenerezza.
Al primo congiuntivo l'ho abbracciato, commossa.
E poi finalmente arriva la padronanza di linguaggio, quella vera, quella dei 4 anni.
Arriva il mondo del caccapuzza:
- Mamma, lo sai che i miei piedi sono puzzolentini?
- Vieni qui, dammi la cacchinapuzzolina!
- Mamma, tu sei una caccapuzzolente e io sono il maialino puzzolino!

- Vedi topo, questo è il libro del corpo, la bocca, lo stomaco, la pancia...
- E LA CACCAAAAAA!!!

- Topo, cosa mangi stasera, pasta o riso?
- Mangio solo cacca puzzona!

E via di questo passo, tutto il santo giorno.

Ma la cosa più bella è l'insulto, la minaccia peggiore, l'anatrema su di voi che non manca di scagliarmi almeno una volta al giorno, quando proprio è fuori dai gangheri:
- Mamma, adesso basta, TI FACCIO LA CACCA ADDOSSO!

Eh beh.
E poi uno dice che i figli so' piezz'e core.
Core?!?

3 commenti:

  1. bentornata prima di tutto, poi ti rimando al mio blog, dove ho postato un raccontino inerente al tuo qualche giorno fa. non passerà tanto presto, ma poi ci saranno altre parole, ciao

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