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giovedì 9 giugno 2011

Dammi tre parole

Credevo che non esistesse una parola peggiore di NO, ripetuta mille mila volte da un nano arrabbiato, smorfioso, sfidante, piangente, urlante e frignoloso.
Davvero, pensavo che NO fosse il peggio.
Poi, è arrivato MIO.
Anzi E'MMMIOOO come dice lui. E' mio tutto: l'orsetto, il piatto, il bicchiere, papà, la macchina, il dentifricio... Tutto tutto tutto. Il concetto di "nostro" o anche "in prestito" o anche "condivisibile" o anche " un po' tuo, un po' suo" deve essere lontano anni luce. Neuroni a venire.
E fin qui. Ci si arrabbia con i NO, ci si scervella con gli E'MMMIO, ci si arrangia con entrambi e tutto sommato si arriva a sera.
Ma poi è arrivata la terza parola, la peggiore di tutte: LULA (che non è l'ex presidente del Brasile, ma è PAURA).
E qui si scopre che il piccolo Gengis Khan, il piccolo guerriero, il feroce urlatore di NO e MIO ha paura di un sacco di (insospettabilissime) cose: temporali con tuoni, il parcheggio sotteraneo dell'iper, il ghiaccio di Pingu a forma di mostro, il buio del sottoscala in Totoro, il mixer per la verdura, la macchinetta dei capelli, il frullino delle uova...
E qui emerge il mio cuore di burro: se i NO e i MIO tirano fuori il peggio di me, LULA mi intenerisce, mi trasforma in una mammolona tenera e comprensiva, piena di amore e abbracci per tutte le "lule" del mondo.
Piccolo mio, niente lula, c'è la tua mamma qui con te!

6 commenti:

  1. Certo con i sentimenti ci sai giocare benissimo: quando non si ride... si piange!!! Mi hai fatto commuovere! Indovina chi sono?

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  2. a proposito di paure....e di piccoli in apparenza gran guerrieri... andrea e' spuntato in cucina di prima mattina tutto scompigliato, gli occhi spalancati e luccicanti di felicita' e ha raccontato che aveva sognato l'orso monello (un orso dei cartoni che da sempre lo terrorizza) e nel sogno avevano FATTO AMICIZIA!!!! anche i sogni possono servire... baci lella

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  3. @ Lella: anche il Topolo sogna Pingu, e grida sempre Noooo Noooo Noooo Piggguuuuu anche in sogno :(((( ma magari fra qualche anno cambia, chissà!!! Bacini ai bimbi

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  4. mi ricordo che in un libro di consigli saggi sugli infanti si specificava che per il bambino "è mio" voleva dire "adesso ci gioco io", quindi la risposta, in caso di necessità, era "adesso lo usi tu, ma poi lo rimettiamo a posto".
    non mi ricordo se funzionasse...

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