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lunedì 10 gennaio 2011

Estratto

Cari tutti, so che state smaniando, pertanto non vi farò attendere oltre.
Signore e signori, mamme e nanetti, ecco a voi il primo capitolo de "I Campagnoli Giulivi".
Lo spazio dei commenti è a vostra disposizione per un parere (non andate giù troppo pesante, eh, sono pur sempre all'8° mese).
Enjoy!




CAPITOLO 1
Sì, ma perché?

...Cioè, allora, mentre le ragazze, no, provvedono alla raccolta dei frutti naturali della terra, no, tipo carciofi, ravanelli, insalata, pisseli, no, tutta robba vegetariana n’sacco buona, no, noi ragazzi invece provvediamo, no, così alla dimensione artiggianale no, cioè tutti lavoretti così, in ceramica, in cuoio, no, così, eccetera…”
Un sacco bello - Di C. Verdone

Uno dice: vado a vivere in campagna!
E tutti gli altri: bene! bravo! splendido! ah, come mi piacerebbe! ah potessi anche io! ah, non avessi figli! ah, beato te!
E uno pensa: che forte, sto per fare una cosa veramente spettacolare, qualcosa che tutti vorrebbero realizzare, che tutti ammireranno nei secoli a venire e creperanno d'invidia.
Purtroppo non è apparso il logico pensiero conseguente, che doveva essere: se tutti dicono che vorrebbero trasferirsi in campagna ma nessuno lo fa e gli unici due imbecilli siamo noi, dov'è il pacco? Qual'è l'inghippo? Esattamente, come ci stanno fregando?
Nella nostra mente, mia e di mio marito, tutto era semplice, elementare quasi.
Mi piacerebbe vantarmi dicendo che la nostra è stata una scelta ideologica, sostenuta da un'idea forte (la decrescita felice, il downshifting, l'eco sostenibilità, l'eco villaggio) ma non è così.
Mi piacerebbe altre sì dirvi che è stata una scelta politica, di protesta, di ribellione nei confronti di una società consumista e materialista, un modo concreto per affermare la nostra indipendenza culturale e individuale, ma non è così.
La nostra è stata una scelta assolutamente egoista e naive: semplicemente, volevamo andare via dal traffico, dal rumore, dalla folla.
Punto.
Non ci siamo posti alcuna domanda, siamo partiti così, come sempre fanno gli incauti: tante belle idee, ingenuità, entusiasmo.
Siamo salpati così verso un sogno, verso qualcosa che conoscevamo pochissimo, se non per sentito dire, verso l'isola che non c'è, qualcosa di mitologico sempre immaginato e mai esplorato fino in fondo.
Ora, io mi chiedo.
Perché due persone che per trent'anni e passa della loro vita hanno abitato, respirato, ascoltato, mangiato la città decidono, dall'oggi al domani, di andarsene via, senza avere la minima idea di cosa diavolo stanno facendo?
Voglio dire.
Ho viaggiato in lungo e in largo in tutto il mondo per almeno quindici anni. Che la meta fosse Hong Kong o Vicenza poco importava: in ogni caso mi procuravo una cartina, ne studiavo la fisionomia, controllavo in rete l'itinerario e la localizzazione di monumenti, hotel e ristoranti, cambiavo dei soldi in valuta. In due parole: mi informavo.
Invece no.
Il nostro progetto di trasferimento è avvenuto così, candidamente, alla cieca, senza sapere dove andare, cosa comprare, cosa avremmo trovato.
La scampagnata di due bambocci.
Ma io mi domando e dico.
Alle obiezioni dei nostri genitori che, unici al mondo, tentavano di farci desistere dall'avventato progetto, rispondevamo scrollando le spalle: e vabbè la neve che mai sarà, e vabbè l'isolamento che mai sarà, e vabbè l'ospedale più vicino a 25 chilometri che mai sarà, e vabbè tirare su i bambini da soli senza l'aiuto di nessuno che mai sarà.
Sono anziani, dicevamo, le loro scelte le hanno già fatte, sono preoccupati per i soldi, sono preoccupati per i nipoti.
Nella nostra testa era tutto già fatto: vendo di qua, compro di là ed è fatta.
Scusa, dove sta il problema?

11 commenti:

  1. Fila liscio come l'olio...procedi Madda, procedi:-)!!! Io e Matteo vi seguiamo attenti!!! Bacione, Cla
    PS: metti da parte una decina di vasetti di miele, se ne hai ancora...

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  2. Non vedo il problema, dove è?
    Tea, la ciecata

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  3. Ci piace, ci piace! Quando il resto? Ma soprattutto... libro in carta o ebook?
    Che mi devo organizzare per l'acquisto...

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  4. @ Clà: miele quanto ne vuoi. Vi aspettiamo!

    @Tea: ehehee.... dov'è il problema lo scopri se leggi TUTTO il libro (e non resterai a bocca asciutta, produciamo problemi a iosa!)

    @ Dottorgioia: libro in carta, sorry, poi vi dico!
    P.S. ho letto le novità... ti scrivo in pvt bacione

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  5. E no,eh?!?
    Non ci puoi lasciare così...!!!!
    Ancora un passaggio?....cioè... che 'n ci dai ancora 'na battuta?...un altro capitoletto,un raccontino,un aneddoto,un a-b-c?
    Almeno un'anteprima della data d'uscita, così smarco i giorni sul calendario anche io come te?
    Forza che va alla grande!!!!!
    Linda

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  6. Bellissimo.. già ti ho amato per la citazione ... poi l'anteprima promette bene!! Non vedo l'ora di leggerlo!!

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  7. @ Linda: è quasi finito, fra poco saprai come andrà a finire... ;)))

    @Lara: grazie! Verdone vestito da hippy che fa quel discorso per me è il massimo... che ridere mi fa!!!!

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  8. Un buon inizio. Aspetto il seguito.

    E, scusa la deformazione professionale (ahimè, uno è insegnante forever...), ma dovresti togliere l'apostrofo dopo qual è...

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  9. @Caute: ahhh... ecco!!! E' sempre stato il mio dubbio, non so mai se è "qual" o "quest" che non vuole l'apostrofo o entrambi :((
    forse quando l'hanno spiegato alle elementari ero assente! Grazie mille, correggo subito.
    Ciao!

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  10. Ehi!! scorre bene, fa venir voglia di andare avanti, incuriosisce e tutto sommato ci si può immedesimare!! Brava!! quando ci dai qualche lume circa uscita e modalità di acquisto???

    /graz

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  11. @ Graz: a presto avrete tutte le news sul mio capolavoro... oddio, mi vergogno solo a pensare di aver osato tanto! Ciao

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