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lunedì 31 gennaio 2011

Esaurimenti & Co.

Sfinita.
Il parto del libro, dopo impennate di adrenalina e inutile inorgoglimento con conseguente ispessimento dell'Ego, mi ha lasciato sfibrata e deneuronizzata.
Fisso il PC e non produco nulla.
Guardo il Topolo e non ho la forza di proporre neanche un gioco.
Chiamo il marito per la cena e... oooopssss mi accorgo che non l'ho preparata, la cena (sic).
Insomma, non si può alla settimana 35 trascinarsi come delle meduse disidratate in attesa del parto, come se (ahahaha) dopo tutto fosse più semplice e leggero.
Mi chiedo che senso abbia avere investito gli ultimi 2 mesi scrivendo (evidentemente la stanchezza porta con sè anche una notevole dose di sfiducia e scoramento), devo essere impazzita a pensare anche solo per un attimo che potrei camparci, di libri.
Comunque.
Ci sono anche delle cose positive. Il nanetto, dopo un influenza coi fiocchi, ha fatto uno scatto di crescita enorme e ogni giorno impara una parola nuova. Inizia a parlare (diosialodato).
Ieri ha imparato GIUCE (luce), TETTE (latte), TETETE (scendere).
Lo so, sono variazioni sul tema, ma mi spunta una lacrima ogni volta che sento un suono nuovo!
E niente, siamo qui, "il resto va da sè non lo so".

1 commento:

  1. MAnnaggia alla neve, ma non poteva aspettare un pò???? Avevo tanta voglia di abbracciarti, a te e al fagiolone...abbi tanta cura di te, riposati, rilassati, fai la pigra....e poi ricominicia, ozia, medita e poltrisci!!!!
    Uffi, se fossi lì con te potrei aiutarti e fare io pappa e tutto il resto mentre tu te ne stai in panciolle a goderti il fine-gravidanza!!! Ti abbraccio, Cla

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