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giovedì 21 gennaio 2010

Baci da Alcatraz

"Qui la gente va veloce ed il tempo corre piano
come un treno dentro a una galleria..."
F. De Gregori - Natale

Restare in un ospedale, così a lungo e con un bimbo così minuscolo, è una strana storia.
Il tempo non passa, i minuti scendono col contagocce e i pochi appuntamenti della giornata (la visita della dottoressa, l'aerosol) vengono attesi come il megaevento dell'anno.
Fuori c'è nebbia e la neve sugli alberi, tanto per aumentare il candore e lo spaesamento di queste giornate.
In tutto questo il
Nanno si è adattato alla grande alla sua nuova casa e, con il recupero delle sue storiche energie, è tornato a crescere e progredire.
Gattonicchia in sala giochi, si arrampica sulle sbarre del lettino, socializza con gli altri bambini (non infetti), sorride alle infermire, porta avanti la sua personale lotta contro l'aerosol, insomma, Nanneggia.
La sua salute è ormai perfetta, domani dovremmo essere rilasciati.
Speriamo bene, perchè non solo il rancio fa schifo, ma stamani si sono persino scordati di darmi la colazione :((((
Ora vedo se riesco a procacciarmi un caffè, magari scambiando dei cioccolatini con quella della stanza 3.

3 commenti:

  1. Senti ma... una pizzeria che fa consegne a domicilio in zona non c'è? Potrebbe essere una svolta, per eventuali prossime topolo-infezioni. :-)

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  2. ciao, ma che brutta avventura che ho letto, mi sembra che ora vada meglio ... spero che presto possiate riprendere il giusto titolo del film e .. fuggire via, per tornare nella vostra bella casetta!

    in bocca al lupo,
    s.

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  3. @ DottorGioia: in effetti sotto l'ospedale c'è sia una pizzeria d'asporto che un Doner Kebab, la prossima volta calerò un cetsino dalla finestra e cercherò di procacciarmi del cibo ;))

    @Silvietta: grazie, un bacione!

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