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venerdì 5 dicembre 2008

Una nuova campagnola sotto il sole

Devo ammettere che la mia vita, negli utlimi 3 - 4 mesi, si è trasformata in una specie di routine soporifera, priva di ogni asperità e dei soliti sbattoni che l'hanno sempre caratterizzata.
Finiti i corsi di Karate, Taiko e Danze Sacre mi avanzano 7 sere libere su 7 alla settimana e ben 3 week end al mese.

Finite anche le gite sul mare, che ci vedevano sgambettare nei rari week end liberi.
Finiti i giri in bicicletta, i week end fuori, i pomeriggi di jogging, quelli di shopping e i memorabili momenti di allenamento a casa.
In compenso sono arrivati i pisolini, le terme, gli spuntini fuori pasto, le passeggiate in pianura e le 9 ore di sonno per notte.
E' come in qui film in cui il protagonista viene surgelato da giovane e si sveglia che ha 65 anni: un pensionamento precoce e inaspettato.
Mi sembra strano essere già a dicembre e non avere ancora organizzato un viaggetto natalizio, con escursioni no limits in qualche valle sperduta, magari con un pomeriggio di bungee jumping, una fiaccolata sugli sci o un bel rafting giù per qualche torrente.
Il mio massimo obiettivo consiste nel dormire il più possibile e restare a mollo nell'acqua calda fino alla chiusura dello stabilimento termale.
A volte leggo perfino una rivista, qualche pagina qua e là, ma la concentrazione devo dire che è scarsa, mi piacciono tanto le figure e le foto con le modelle.
Insomma, mi guardo allo specchio e non so più chi sono: un po' per le 2 caciotte appese al petto
e l'anguria sulla pancia, un po' per l'aria serafica e tontolona che mi ritrovo in viso, con le rughe spianate e l'intelligenza di Cicciobello, un po' perchè anzichè fremere d'ansia e impazienza come al mio solito sono dotata di una calma piatta totalmente innaturale.
Insomma, "una vita tranquilla" come ha già detto qualcun altro.

8 commenti:

  1. Siamo alle solite! Non ci si può più fidare neppure delle carte! Per la terza volta consecutiva parlano di un cambiamento! E se fosse davvero un gamberetto e non una gamberetta? Credo proprio che nulla cambierebbe. Mamma e papà continuerebbero a fare i genitori ed io il "nonno oracolo": magari un po' meno oracolo ed un po' più nonno.....

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  2. Ma si puo fare la stessa domanda alle carte?
    Cioe` ... se prima ti hanno detto femmina ... mah!
    Preferisco I Ching le cui risposte dicono tutto ... e niente!
    ^_^

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  3. Ma anche le carte dicono tutto e niente.....Le carte non parlano, è la lettura che ne fai tu che le interpreta. Tu sei le carte.......

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  4. Hai provato con "Il libro delle risposte"? Lo vendono da Feltrinelli... devi fare una domanda ad alta voce accarezzando le pagine e poi aprire a caso. Vengono fuori cose tipo "Chissà" "Non complicarti la vita" etc. ma non si sa mai ^^

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  5. Il "libro delle risposte" citato ho avuto occasione di vederlo in un bar tutto "bio" a Verbania. E' collocato presso l'ingresso del locale. Penso che i clienti lo usino per indovinare il prezzo delle consumazioni che, in quanto bio, è assai salato (ovviamente di sale bio....).
    In ogni caso carte, I Ching, libro delle risposte, ecc. ecc......sono solo giochi che, per fortuna, non hanno alcuna reale possibilità di azzeccare qualcosa, se non quella data dal calcolo delle probabilità.....

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  6. Sono fiererrima che il dibattito ferva su questo blog, e che dibattito!!!
    Allora:
    @nonnnoracolo vorrei fare una domanda: ma perchè continui a fare le carte?!? E ' ovvio che il risultato cambi sempre ;))Forse cambiamento vuol dire che cresce? Che prima non aveva le dita e ora le ha? Che non aveva "le isole di Langerans" e ora invece sì??
    Lo scopriremo solo vivendo.

    @semola: "Il libro delle risposte" è geniale!!! L'avevamo nel vecchio ufficio e a domande tipo "Verremo tutti licenziati?" rispondevano con "Fatti un bel tè", oppure: "Mi pagheranno lo stipendio?" chiosavano "Ride bene chi ride ultimo!".
    Insomma, surreale...

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  7. Madda, ma lo sai che non riusciamo più a trovare il libro delle risposte?!?!?!?
    Mannaggia!
    Come stai? Un abbraccio!!!!!

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  8. Ragazzi? Vorremo mica insegnare a nuotare ai pesci? O fare catechismo al Papa? Ecco insomma tanto per capirci...
    Non parliamo di calcolo delle probabilita' solo perche' certe volte e' difficile descrivere cio' che si percepisce. "E percepire non sempre vuol dire prevedere" (questa l'ho buttata li' come una di quelle frasi-risposta che vogliono dire tutto e niente!). Lasciamo pure Piero Angela a giocare con il Piccolo Saputello, e facciamoci cullare da sensazioni, acque, terme, angeli, sonni... Non so bene cosa volevo dire ma... (viva Palmiro Cangini).
    Saluti a Gamberetto e i Genitorozzi!

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