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venerdì 12 ottobre 2007

Paesino VS Olanda =0 -4

Il Paesino non è l'Olanda.
So che la maggior parte di voi aveva ancora dei dubbi, invece... ragazzi, facciamocene una ragione, sono proprio diverse. E io che mi credevo che la vita nel paesino erano tutti fiorellini!
Andiamo con ordine: di ritorno dalla nostra fantastica vacanza olandese Jeeg ed io, gasati come due 15enni, abbiamo deciso di comprarci la bicicletta e cominciare a girare per le dolci colline del circondario.
Ah, che meraviglia, sognavamo ingenui, l'aria fresca, le sane pedalate, le domeniche di autunno passate in bicicletta a raccoglier funghi e castagne... sì, vabbè, c'è qualche salitina, ma che importa, siamo allenati noi!
  1. Primo dato di fatto: le biciclette in Italia sono più piccole di quelle olandesi, pertanto, dopo avere girato per mari e monti in tutti i negozi di cicli e avere constatato che le mie gambe sono eccessivamente lunghe per qualunque tipo di bici da donna ho comprato una bici da... donna. Come, ma non avevi detto che erano piccole? Sì, ma magari era solo un'allucinazione! No, era proprio vero. Perciò dopo una settimana l'ho riportata al negoziante (che voleva uccidermi strozzandomi con una catena da bici) e ho ordinato una bici da uomo;
  2. Secondo dato di fatto: le colline sembrano colline, in realtà appena inizi a salire si inclinano di 40° e tu ti ritrovi con i polmoni appesi alle orecchie, semi svenuta per la mancanza di fiato, le gambe in fiamme e gli occhi strabuzzati, nello sforzo innaturale di spingere la dannata bici fino alla dannata cima.
  3. Terzo dato di fatto: le discese dopo la salita sono tanto carine, è vero, ma la velocità che si acquisice in breve tempo e il vento conseguente fanno si che tutto il corpo si raggeli in pochi minuti, il sudore si trasformi in stalattiti e le falangi aggrappate al manubrio si stacchino una alla volta dopo alcuni secondi;
  4. Quarto dato di fatto: agli automobilisti italiani importa una beneamata cippa che tu voglia restare in vita almeno per i prossimi 40 anni, tentano in ogni caso di farti fuori, anche con trucchi puerili tipo spalancarti la portiera davanti all'ultimo secondo;

Ce ne sarebbe per appendere la bici al chiodo e non pensarci più. Ma Jeeg ed io siamo tenaci, non demordiamo facilmente e poi, cavolo, se abbiamo scelto il paesino anzichè l'Olanda un motivo ci sarà!!! (anzi facciamo così: chi di voi lo indovina, il motivo, vince una pedalata sulle colline a suo sforzo e fatica ;)))

2 commenti:

  1. In proposito vi descrivo cosa e` successo poco tempo fa.
    Situazione: ho appuntamento alla casa con un tecnico dell'Enel e prendo un giorno di ferie, lasciando l'auto a Madda per andare a lavorare.
    "Prendi pure tu l'auto, io andro` in bici! In fondo sono solo 8km!".
    Al mattino, bello tronfio inforco la bici e parto ... e gia` parto male visto che ricevo una telefonata dal tecnico:
    - "Io sono gia` qua, mi puo` raggiungere subito?"
    - "Eh? Ma sono le 9:20! L'appuntamento era per le 10!!!".
    - "Beh, senta ... sono in bici, sto arrivando!!!"
    A questo punto la mia intima speranza "tanto saranno in ritardo!" va in frantumi .
    Incomincio a pedalare come un ossesso per Ovada sino ad arrivare alla salita di Grillano.
    Li` il dramma della fregatura che mi sono preso si mostra in tutta la sua drammatica pendenza.
    Sfruttanto tutte le marce disponibili sulla bici metto il rapporto piu` facile che possa essere immaginato, cioe` io pedalo vorticosamente mentre la bici avanza di 1 metro al minuto.
    Ore 9:58, arrivo puntuale, con gli occhi fuori dalle orbite e un fiatone da 9 settimane e mezzo.
    L'impresario mi vede e per prima cosa mi comunica che i tecnici dell'Enel sarebbero tornati per le 10:30 ...

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  2. eh! anche ieri per andare a Rocca non è che sia andata meglio, stavo per avere una colica!!!
    Mi sa che non abbiamo l'allenamento giusto....

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