E' un peccato, un vero peccato andarsene così, a fine agosto al culmine della stagione festaiola del paese.
"Il bello viene adesso" titolava a caratteri cubitali il quotidiano locale, stamattina., "Turisti in fibrillazione!".
E noi partiamo, che disdetta, barattiamo due settimane al mare con il Top della settimana eventizia della zona.
Ci perdiamo, nell'ordine:
- la sagra dello stracotto e del bollito misto;
- la festa della lasagna al forno;
- la tradizionale distribuzione in piazza del gelato artigianale con annesso spettacolo pirotecnico;
- la celeberrima e imperdibile sagra delle trofie al pesto
- il polentone
- last but not least, mancheremo anche la perbureira (pasta e fagioli con carico d'aglio).
Mannaggia.
Meno male che abbiamo presenziato entusiasti a quella del raviolo, del cinghiale con polenta, del salamino d'asino e del bue grasso.
Non potevamo esimerci, rischiavamo di essere tacciati come asociali.
Io veramente, mi tocco se ci sono (quelli delle pro-loco). Per coerenza, la settimana di Natale dovrebbero fare la festa dell'anguria, quella del pomodoro e mozzarella e la sagra del ghiacciolo.
Per dire.
Mi ammazzo con lo stracotto a 37° e, se sopravvivo, mi ri-ammazzo con il ghiacciolo a -12°.
Ma cosa volete, ormai di coerente in questo paese non c'è più manco la sagra.
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