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giovedì 11 marzo 2010

Il nido del Topolo

Il Topolo e il nido.
Che dire.
Lo porto al mattino, per ora sul tardi, verso le 9.30. Lui entra curioso, si sporge oltre il recinto che separa l'ingresso dalla sala giochi e scruta, aspettando di vedere comparire la sua maestra preferita.
Lo lascio in braccio a lei, lui sorride, si volta a guardarmi con un visino serissimo, gli occhi di chi chiede " anche oggi, eh?".
Io sorrido, agito la mano facendo ciao ciao ed esco.
Lo rivedo alle 6 di sera, quando riesco a rientrare a casa.
Mi vede, sorride, viene in braccio e non vuole più scendere.
Lo coccolo, lo strapazzo, gli faccio il solletico, lo stringo, lo bacio, non riesco a staccarmi da lui.
Non era questo che avevo immaginato, non era questo che avrei voluto.
Wake up and smell the coffee, baby (sveglia e annusa il caffè), che ti eri immaginata?
Un mutuo e tu casalinga? Una casa nuova di pacca e la bella vita della sciura?
Dimmi, cara, che avevi in testa?
Non lo so, ma questo no.
Non so più niente di lui, non lo vedo più, non so cosa fa, come passa il tempo, se ride, se piange, se dorme tranquillo, se si ciuccia le dita, se mangia e come mangia, se gioca, quali sono i suoi giochi preferiti, che gli passa per la testa.
Non sono pronta per il distacco, non sono pronta a non vederlo più.
I giorni passano, lui cresce e io resto lì e non sono più la persona che vede tutto il giorno.
Non ha senso, davvero, non ha semplicemente senso.

7 commenti:

  1. Carissima Maddalena, è la terza volta che scrivo e mi sparisce il commento, per cui spero stavolta di giungere a buon fine con le mie 'fatiche'...
    Mi sono aggiornata leggendo tutti i tuoi ultimi post, partecipando vivamente alle tue ultime 'peripezie', automobilistiche e non...
    Riguardo all'asilo nido del Topolo, capisco il tuo stato d'animo nel doverlo lasciare per tante ore giornaliere lontano da te.
    Capisco e vorrei tanto trovare parole adeguate per rassicurarti e per darti, nel contempo, 'saggi' consigli, ma riesco solo a mandarti un affettuoso abbraccio e un grande augurio che tutto proceda per il meglio, per entrambi.

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  2. Grazie,
    mi dicono tutti che all'inizio è così, poi ci si abitua. Sono solo un po' giù, passerà.
    Ricambio l'abbraccio

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  3. oddio, io non ce la posso fare... e settembre è alle porte... sigh...

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  4. Per fortuna il Topolo sembra reggere bene ... anche se quando lo vado a prendere si precipita gattonando verso di me ... e il cuore mi diventa piccolo come una biglia.

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  5. Ciao, sono una collega di maritozzo. Pensavo tu avessi commesso un blog_suicidio, ma poi ho chiamato maritozzo e mi ha spiegato. L'asilo nido e' una grande cosa, i bambini di oggi, che non hanno piu' quella vita condivisa con cuginetti zii e parenti di varie eta' che si aveva una volta, riescono finalmente ad avere un confronto, un diversivo, e non sempre la solita pallosissima mamma che fa sempre i soliti giochi. E poi scrivi che Topolo ha gia' la maestra preferita, quindi e' avanti. Siamo noi genitori che abbiamo bisogno dell'inserimento, non loro. Comunque la cosa che ti deve preoccupare e' solo se sta troppo li', ovvero se si stanca troppo e arriva a casa nervoso e stremato. Esiste la giusta misura in tutto e sono sicura che tu e maritozzo l'avete trovata o la troverete. I bambini hanno una concezione del tempo piu' elastica della nostra, se gli dai amore e tolleranza, faranno uan fotografia di questo tempo l'avranno sempre con se' e durera' all'infinito.

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  6. Tutto bene da quelle parti?
    Ti lascio un saluto...

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  7. leggendo il tuo post mi sono scese due lacrimucce... eh già, perchè sono nella tua stessa situazione: lavoro full time, famiglie lontane ecc. ecc. credo tantissimo nella valenza educativa dei nidi, ma l'idea di lasciarlo lì dalle 8 del mattino alle 19 mi fa stare malissimo... e settembre si avvicina :'( sono alla disperata ricerca di un'alternativa... o di sapere che sto facendo la cosa giusta. ti abbraccio forte forte.

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