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domenica 5 aprile 2009

Dimmi che pancia hai, ti dirò che figlio avrai

Il più educato è stato un signore anziano, ieri, al supermercato che, prima di toccarmi la pancia, mi ha chiesto il permesso. Con aria assolutamente stucchevole mi ha rivelato che lui non può proprio resistere, quando vede una pancia incinta la deve toccare, “i bambini mi piacciono troppo”.(Per non alimentare inutili polemiche eviterò di dire che nella mente mi sono balenate squallide immagini di vecchietti lepeghi e bavosi avvinghiati come lombrichi a bambini e ragazzini).

Altrimenti, quello che succede di solito è che le persone allunghino impunemente le mani sulla pancia, prima che possa fermarle in qualche modo.

Ma insomma, non ti conosco, non so chi sei, cosa ti fa pensare che il mio massimo desiderio sia avere le tue manacce sulla mia pancia???

Non ho veramente parole.

Altro fenomeno diffusissimo e inarrestabile è quello del consiglio non richiesto, somministrato da chiunque nella vita abbia avuto figli, parenti che hanno avuto figli, amici che hanno avuto figli, una televisione in cui hanno visto film o telefilm in cui famiglie americane hanno avuto figli.

Insomma, delle vere autorità in materia.

Funziona così: mentre stai ordinando il pane, o aspettando che il meccanico ti cambi le gomme, o sei in coda alla cassa, o stai scegliendo un libro in libreria, lo sconosciuto di turno ti avvicina di soppiatto e ti rivolge un'innocua domanda: Che nome hai scelto? Quando nasce? Sono uno o due? Hai già comprato il passeggino? Pensi di allattare? Hai qualcuno che ti aiuterà?

Robe così.

Ingenuamente, le prime volte, rispondevo seriamente, fornendo persino motivazioni accreditate e ponderate.

ERRORE, TRAGICO ERRORE.

Qualunque risposta voi diate a qualsiasi domanda sarà la risposta sbagliata.

Ripeto, non esiste risposta giusta alle domande sui bambini, chiunque si sentirà in dovere di contraddirvi portando ad esempio nugoli di figli, nipoti, figli di amici, lontani parenti, i Bradford (tutti e 8), i Kramer contro Kramer, Freud, il mostro di Milwakee, lo psicologo della televisione, il bidello delle elementari e chi più ne ha più ne metta.

Qualsiasi decisione abbiate preso voi e vostro marito per la nascita, la crescita e l'educazione di vostro figlio si rivelerà assolutamente inadeguata, vedrete, ahahah, il piccolo nato si trasformerà inevitabilmente in un individuo debosciato, smidollato, senza regole né iniziativa, viziato, sciammannato, mammone, nella migliore delle ipotesi, o in un depresso, alcolista, serial killer, farmaco dipendente, drogato, pervertito, comunista nella peggiore.

C'è da chiedersi a quale di queste due categorie apparteniamo tutti noi.

1 commento:

  1. Madina mia! Auguri esagerati!!! Solo oggi rientro nel tuo blog...e...tutto è cambiato! Gabriele è nato!!! A proposito del tuo ultimo post..i consigli, le precisazioni..i rimproveri gratuiti e immotivati da persone più o meno estranee..non finiranno mai! Quante te ne potrei raccontare!!! Gente che per strada o al mare ti ferma per chiederti com'è che porti in giro il tuo bambino in camicia quando ci sono appena 24 gradi!! E così via...Ehehehe! Cmq..tu sai cosa devi fare. Goditi questi giorni che sono meravigliosi e basta. Resi

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