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mercoledì 16 luglio 2008

Castelcinto by night

Ieri, per la prima volta da quando abbiamo fatto conoscenza con la nostra nuova casa, Jeeg ed io siamo andati a vedere l'andamento dei lavori di sera.
Erano già le 9 passate quando siamo arrivati e la curiosità era forte: come sarebbe stata la nostra casa di notte? Ci sarebbe stato buio? Rumore? Che stelle sarebbero apparse per prime?
L'aria era fresca, quasi da felpa, il profumo di erba tagliata intenso e pungente.
Gli unici rumori erano i grilli che frinivano sotto il sambuco davanti casa e dei cani che abbaiavano in lontananza. Avvicinandosi al fienile si sentivano i tarli che rosicchiavano le vecchie travi, un grattare sommesso e continuo.
Nient'altro, macchine nessuna, voci nemmeno.
Il tramonto su Castelcinto scoloriva piano, il campanile sempre più scuro, il cielo sempre più indaco.
Una meraviglia.
Stretta a Jeeg , in silenzio, li ho visti davanti a me, li ho visti con i miei occhi, i miei adorati nonni che nelle sere d'estate sedevano in veranda a guardare il silenzio della vallata.
E ho capito perchè non parlavano, ho capito che ci sono posti dove non c'è bisogno di parlare, ma solo di ascoltare il vento tra le foglie e i grilli nell'erba, tutt'uno con l'aria, i profumi, i colori, la vita.


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