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lunedì 20 agosto 2007

9 mesi da campagnola


Oggi sono circa 9 mesi che ci siamo trasferiti al paesino, è tempo di tirare le somme.
Passato lo shock dei primi tempi, in cui la sveglia all'alba e la conseguente corsa in autostrada per raggiungere l'ufficio, riducevano al minimo i benefici possiamo oggi dire con certezza che il cambiamento è stato assolutamente positivo.
Fatico a credere che ho retto a quella vita, a quel rumore, al traffico, allo smog, alla folla per tanti anni; fatico a credere di avere girato in scooter tutti i giorni, nel traffico impazzito, rischiando la vita ad ogni sorpasso. E poi le distanze, gli autobus strapieni, le code negli uffici, la scortesia dei commessi.
Mamma mia.
La prima cosa che salta agli occhi in un paesino è la lentezza, non solo delle persone ma anche delle macchine, delle biciclette, dei discorsi.
E poi l'aria: non ti rendi conto di quanto è buona l'aria fino a quando non esci dalla città. Adesso, dopo alcuni minuti in centro in città già mi brucia la gola, ma come facevamo prima?!?
Ma la cosa più bella è stata il rientro dalle ferie: prima, il rientro (già malinconico di per sè) veniva aggravato dal traffico, dal rumore, dal caldo asfaltato e afoso. Appena dopo un paio d'ore l'effetto vacanza era svanito lasciandoci innervositi come alla partenza.
Venerdì siamo invece rientrati al paesino, passando dalla vita bucolica delle ferie alla vita bucolica di tutti i giorni: che meraviglia!!!
Ragazzi, datemi retta, ci hanno fatto credere per tanti anni che in città fosse meglio, tutto a portata di mano, tutto il divertimento e la "cultura" che volevamo (cinema, teatri, eventi, mostre) , ci hanno dato a bere che la città fosse il meglio per noi e la nostra famiglia (servizi efficienti e moderni), ci hanno fatto pensare che la campagna fosse per gli anziani, persone ormai fuori dal ciclo produttivo, gente un po' fuori dal mondo,
Ebbene come al solito ci hanno fregato!!!
I veri servizi, perlomeno qui in Italia, funzionano quando c'è poca gente ad usarli, i cinema e i teatri ti divertono quando impieghi 5 minuti a raggiungerli e trovi sempre parcheggio. Gli asili, le scuole, gli ospedali funzionano nei paesi, non in città.
Insomma, a parte il lato agreste e bucolico della faccenda, troviamo migliorata di netto la qualità della nostra vita. Che aspettate?
(vi giuro, non prendo soldi: sponsorizzo i paesi gratuitamente!!!)

2 commenti:

  1. In effetti c'e` da chiedersi come facessimo prima a resistere. La mancanza di spazio della citta` ora mi appare evidente. Se vuoi farti due passi dopo mangiato devi lottare per avere un posto su un marciapiede (sporco) con macchine moto ed altri pedoni; ammesso che uno viva in un posto abbastanza bello da suscitare la voglia di passeggiare ...

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  2. concordo. Io abito da 24 anni in un paesino di 1800 anime. Per anni l'ho odiato ma da quando studio a genova l'ho rivalutato e ora ADORO tornare a casa

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