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lunedì 19 agosto 2013

Di assenza e fogliolone

E' proprio vero che le persone non si conoscono mai fino in fondo e che a volte ci vuole un evento speciale per avere un barlume di ciò che sono in realtà.
Il Ciccionetto, ad esempio, è sempre stato etichettato (sì, etichettato, so che non si dovrebbe, che si limità la sua individualità, bla bla bla) come pacioso, pacioccone, statico, tranquillo, apatico, inerte, abulico, lamentoso, mutanda stretta.
Non è un granchè, neh. Rispetto a quella mina impazzita del fratello, forse per effetto ottico, a volte sembra dipinto.
Epperò.
Sono bastati pochi giorni di assenza del Topolo per vederlo completamente trasformato: allegro, canterino, gran parlatore, colui che non muoveva un passo trasformato in camminatore, corridore e saltatore. Da muto con pollice in bocca a oratore inarrestabile.
Al ritorno del fratello, d'incantesimo, tornava quello di prima: statua di sale, muta e ciucciolosa.
Poi nuova settimana di ferie del fratello maggiore: ri-trasformazione globale. Qualcuno lo trova anche cresciuto, da una settimana all'altra. Tutti notano la verve e l'accattivante simpatia.
Ma guarda un po'.
Probabilmente l'ombra di una foglia enorme, ipertofica e autoreferenziata come quella del Topolo non lascia gran nutrimento agli altri e, come tutte le piante che si rispettino, bastano pochi giorni di sole, acqua e cure amorevoli per sviluppare radici e autostima.
Si vede anche che l'ebbrezza di ritrovarsi figlio unico, per chi è eternamente secondo, è talmente inebriante che stimola crescita e neuroni.
In compenso, una settimana di permanenza del Topolo con il cugino più piccolo ha aperto gli occhi del suddetto sul fratello minore: toh, deve essersi detto, a casa ne ho uno uguale. Potrei quasi giocarci assieme.
E così, alla fine di agosto, ci ritroviamo con due figli diversi: uno più forte, coraggioso, più alto e decisamente più consapevole di sè stesso e del suo posto, l'altro con gli occhi in basso a cercare la compagnia del minore.
Permettetemi tuttavia di esprimere un ultimo desiderio: hai visto mai che la nonnitudine se li porti via entrambi, l'estate prossima.
Magari trovano cresciuti anche noi, dopo.

4 commenti:

  1. Se organizzi una raccolta firme io firmo. Sono assolutamente a favore dei nonni "on duty". Serve a noi per tirare il fiato, ai bimbi per sentire la nostra mancanza ed ai nonni per capire che sembrava facile ;)

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    1. ...e ai cugini per imparare a difendersi dalle angherie dei maggiori, e ai nonni per apprezzare le lunghe giornate in ufficio, e a noi per guardarci negli occhi e dirci dov'eravamo rimasti, esattamente? Ti mando la copia della raccolta firme ;)

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  2. Approvo in toto la tua proposta.
    Anzi, la mia firma potrebbe valere quasi il doppio, vista l'età... nonnesca (e chissà mai che un giorno o l'altro non si giunga in questa fase. Ovviamente prima di oltrepassare gli ottant'anni, altrimenti sai che aiuto si potrebbe dare...)
    Ciao!

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    1. Cautelosa, tu potresti anche saltare a piè pari la parte burocratica e presentarti direttamente a fare pratica. Nonna au pair, che ne pensi? ;)

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