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venerdì 2 marzo 2012

Un bel dì vedremo

Un bel dì, vedremo
levarsi un fil di fumo
sull'estremo confin del mare.
E poi la nave appare.
Poi la nave bianca
entra nel porto,
romba il suo saluto 
(Madama Butterfly)
 
Stanotte, ore 3:12, al quinto risveglio del Ciccionetto, in tre nel lettone, stretta fra l'inge e il secondogenito, con la schiena a pezzi, una tetta sgonfia fuori dalla maglietta e un impellente bisogno del bagno, ho capito tutto.
Ho capito che in realtà mi trovavo nel posto di mezzo della fila centrale dell'aereo, nel posto sfigato, per intenderci, incastrata senza scampo tra il vicino che si schianta ancor prima del decollo e russa tutto il viaggio e il grassone maleducato che occupa tutto il tuo spazio vitale.
Mi veniva da piangere.
Mi sono vista da fuori, una puerpera attempata devastata dalle notti in bianco e mi sono chiesta ma che ho fatto di male, santo cielo, nelle vite passate per meritare tutto questo?
E mentre ero lì, indecisa se tirare uno sganassone a quello che russava o un pizzicotto nelle chiappe a quello che si ciucciava il pollice ho avuto un'illuminazione (attenzione, la seconda in pochi minuti!): ho veramente capito il senso di tutto questo.
Il senso delle notti in bianco, del sonno, dei risvegli continui, dello sfinimento fisico e mentale, del trascinarsi lungo giorni tutti uguali con l'unico scopo di sopravvivere al sonno e all'apatia, il senso di tutto questo è uno solo: farci diventare persone migliori.
Riflettete un attimo con me: un giorno tutto questo finirà. Non so quando, ma finirà.
Diciamo fra un anno, tanto per restare larghi e non portare sfiga.
Immaginate cose succederà.
La prima volta che ci sveglieremo dopo 5 ore di sonno filato saremo delle iene. Sveglie, di buon umore, brillanti, ottimiste, capacissime di intendere e volere, orgnizzeremo la vita, la giornata e il lavoro di tutta la famiglia in men che non si dica e hop! hop! cavalcheremo fino a sera come sulle ali del vento. Ci pensate? Io sì e so che non ce ne sarà per nessuno.
Se già adesso con 40 minuti al massimo di sonno riusciamo in qualche modo a fare marciare la baracca pensate cosa saremo in grado di fare con 5 ore.
E poi.
Saremo migliori anche moralmente.
Suvvia, arriveremo alla fine di questo incubo senza avere strangolato/annegato/ impallinato/ buttato giù dalla finestra nessuno dei nostri figli, avremo coltivato la sacra arte della pazienza, della comprensione, della tolleranza. Avremo imparato a domare la rabbia e i nostri istinti più biechi. Avremo esercitato il perdono per noi stesse, così facili alla furia cieca e per gli altri, così insensibili alla nostra stanchezza. Saremo quasi delle sante.
E ancora.
Quasi sicuramente non avremo divorziato. Ritengo che se un matrimonio sopravvive a 2 figli e N. risvegli a notte per N. anni sei in una botte di ferro (ora come ora, se l'inge mi confessasse di avere un'amante potrei quasi chiedergli se non ha un posticino in casa anche per me, tanto per dormire qualche ora di sonno - ma non divaghiamo). 
E poi saremo migliori anche strutturalmente, di faccia, intendo.
Pensate, 8 ore di di fila di sonno e la faccia che al mattino troveremo appesa nell'armadio sarà liscia e rilassata, come quella di quando avevamo 15 anni, le rughe saranno sparite, quelle due brutte grondaie ai lati della bocca scomparse anch'esse, i capelli soffici e lucenti come quelli del SunSilk, la fronte uno spazio aperto e senza intoppi.
Unico neo saranno le tette, spelacchiate e fruste come due borracce vuote (perchè avranno smesso finalmente di ciucciare, le piccole idrovore) ma onestamente alla fine della fiera le tette sono l'ultimo dei miei problemi.
Insomma: datemi 8 ore di sonno e vi spacco il mondo.
Questo pensavo, nel mio posto 20F, lontana sia dal corridoio che dal finestrino.
Poi si è svegliato Il Topolo, che ha iniziato a tossire e ha svegliato il Ciccionetto che ha iniziato a piangere e ha svegliato l'inge che ha iniziato a inveire e tutto l'ambaradan è ripartito come al solito.
Speriamo di arrivarci, a quel benedetto giorno!

8 commenti:

  1. dio la pipì quando stai allattando... e vogliamo parlare delle tette ghiacciate nei giorni scorsi?....

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    1. Io credo, taoMamma, che potresti inaugurare un nuovo genere letterario: il nirvana-horror. Sei sempre una fonte di ispirazione, ma se ti potessi difendere dalle piccole deliziose ienette lo farei volentieri. taanti bacini idealmente ricostituenti

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    2. patisco di più la sete... ma anche il freddo non è male!

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  2. ...l'aereo più pazzo del mondo :-(

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  3. Stanotte, mentre anche io ero nel posto 20F, mentre un nano tossiva(nella sua stanza) e l'altra, nel tentativo di acchiappare al volo il capezzolo mi dava ripetute testate nella tetta, ti ho pensato!
    e ho pensato che, non solo si giace nel posto di mezzo (di un aereo della ryanair).. ma si è anche nella fila con la porta d'emergenza, quella in cui non puoi nemmeno tenere la borsa per terra..
    Ho bisogno urgente di un buon osteopata/fisiatra/fisioterapista magari se andiamo in gruppo ci fanno lo sconto comitiva... baci!

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    1. E' vero, accanto alla porta d'emergenza non pui manco mettere la borsa e in più fa un freddo becco!
      Qui da noi c'è un buon osteopata.... vieni cara, che andiamo insieme!
      P.S. prima o poi riuscirò anche a scriverti i fiori di bach...

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  4. @ Chiara: ienette... che parolona!!! Diciamo che sono in fase di accudimento e crescita e che necessitano di tanta, tanta, tanta, tanta pazienza. Che non ho, o almeno non ho sempre!
    E vabbè, cresceranno ;)))

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