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sabato 5 marzo 2011

C'era una volta, tanto tanto tempo fa...

Sono un ragazzo fortunato
perchè m'hanno regalato un sogno
sono fortunato
perchè non c'è niente che ho bisogno


L. Cherubini - Ragazzo Fortunato

Sabato pomeriggio, il nano ronfa beato, il maritozzo ed io al PC per qualche minuto ancora, poi tutto un week enda da inventarci. Non avevamo previsto dei giorni ancora liberi siamo senza idee e, di questa stagione, non c'è molto da fare qui attorno.
Scartata l'idea dei lavori in giardino (neve acquosa, fango, terreno molliccio), quella del parco (troppo umido), in atesa della sfilata dei carri e della pentolaccia (sono domani), nessun nonno- amico- parente in visita, non ci resta che il "giro della tristezza": due passi in paese, spesa, sosta al Brico per attrezzi da giardino.
Una volta sarei impazzita, mi sarebbe mancata l'emozione, il viaggetto, la gita fuori porta, lo shopping, l'aperitivo, il cinemino... adesso sono beatamente soddisfatta di queste poche cose e di un paesino di 1000 anime.
Però è una soddisfazione che mi viene dall'avere "mangiato tanto", tanto mondo, tanti viaggi, tanta gente, tanta avventura, tanto di tutto.
C'è stato un periodo della mia vita, quando ero studentessa universitaria, in cui facevo l'accompagnatrice di viaggi. Due - tre settimane al mese (tra un esame e l'altro) preparavo il mio valigione giallo e blu e partivo alla volta dei posti più belli: Caraibi, Australia, Jamaica, Hawaii, New York, San Diego, Hong Kong... avevo 20 anni e il mondo era mio.
Se ci penso, è stato un periodo surreale: quando ero a casa vivevo a Torino in un grande appratamento con altri studenti, serate nei centri sociali, pochi soldi, molto studio, esami, professori, nottate a sentir musica, cinema, pizze, caffè. Vita da studenti, splendida, povera, piena di vita.
Quando partivo per lavoro entravo in un mondo parallelo.
Tailleur, tacchi, trucco, profumo, abiti firmati ed eleganti, mi trasformavo in una tour leader professionale, pronta ad accompagnare in viaggio di lavoro dei mega gruppi di persone (60 - 80 persone alla volta). Eravamo un gruppo di colleghe, più o meno giovani, con le quali ci giostravamo un paio di agenzie che organizzavano viaggi ai congressisti. Inutile dire che questi fantomatici congressi erano sempre nei posti più esotici: Cancun, Honolulu, Sydney, Quebec City, Buenos Ayres... e così mi ritrovavo a dormire nelle suite di mega hotel 5 stelle extra lusso, cenare nei migliori ristoranti al mondo e visitare i posti più incredibili. Le camere d'hotel affacciate sul mare dei Caraibi, le cene a Mahattan accanto ad attori famosi, le serate all'Havana sul Malecòn, le crociere nella baia di Sydney. Quanti posti ho visto!!!
Tutto gratis, naturalmente, anzi, avevo uno stipendio da favola. Con le colleghe ci davamo appuntamento dall'Italia nei posti più strani: a Disneyworld, a Cape Canaveral, in Bourbon Street a New Orleans, al ristorante girevole di Ottawa, alla "Casa della Musica" di Buenos Aires...
Poi si tornava a casa e per me c'erano solo i locali dei Murazzi o le aule di Palazzo Nuovo.
Che hai fatto? mi chiedevano i coinquilini. Ma niente, dicevo io, il solito viaggio palloso, pieno di problemi...che si fa stasera?
E adesso c'è il giro della tristezza ma, come dicevo, a pancia piena va bene tutto, mangiare ho mangiato e sono sazia per sempre.

4 commenti:

  1. oddio non dev'essere quella la spiegazione altrimenti io che oggi uscirò solo per andare al super e non ho fatto tutti i tuoi viaggi devo spararmi?!?!!??!??!

    :-D

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  2. @ MY: ma My... questo è il mio senso alla mia vita... che dici, ne avrai ben uno tutto tuo?!?! ;)))

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  3. Come pensare al passato, godere del presente e gioire del futuro prossimo ..... se si sbriga a venire....
    Un bacione alla donna vissuta e ora mamma
    Tea

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  4. E' vero: nella vita c'è un tempo per ogni cosa.
    Io ricordo una vacanza estiva trascorsa ad Ostuni, con marito e figli, allora di 12 e 8 anni. L'estate dei miei 40 anni. Una vacanza bellissima e tranquillissima, in una specie di trullo in campagna, silenzio, calma, letture, mare.
    Se avessi avuto vent'anni, probabilmente, avrei dato fuori di matto...

    P.S. E' NATO???
    Un abbraccio enorme a tutti voi!

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