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lunedì 11 ottobre 2010

Yes, we freak

Finalmente ho compreso a fondo l'utilità di avere una famiglia sessantottina con passato fricchettone.
Tutte quelle settimane passate nei campeggi nudisti, quello spirito libero di corpi esibiti senza pudore, le vacanze in tenda lungo fiumi e spiagge deserte, soli e disinibiti, insomma paccate di robe così.
Il risultato è che sono cresciuta con un'idea delle nudità quasi inesistente, vestita o smutandata per me pari sono.
Ora.
Non vorrei che vi steste facendo un'idea un po' distorta della sottoscritta: solitamente indosso vestiti (e tanti, pure), non esibisco le mie forme impunemente nè mi hanno mai arrestato per oltraggio al pudore.
Però diciamo che vivo un'eventuale nudità con una certa serenità.
E meno male.
Sono ormai un paio di settimane che quando vado in bagno il Topolo mi trotterella dietro.
Apre la porta, mi vede lì seduta e, senza frapporre indugio, mi allarga le ginocchia e controlla cosa faccio.
Va bene essere freak, ma così è un po' estremo: fare pipì con un nano tra le ginocchia non era previsto neppure dai miei bizzarri genitori macrobiotici.
Tu sei lì, che cerchi di concentrarti e lui guarda, allarga, infila una mano per toccare, scrutandomi con occhi interrogativi come a dire mamma, ma esattamente, cos'è che sta succedendo qui?
Diciamo che riuscire a restare seri è tutt'altro che semplice, ma tant'è.
Già così mi sembrava di essere abbastanza surreale ma l'altra settimana ho dovuto portarlo con me alla consueta visita ginecologica, causa mancanza di sostituti.
Apriti cielo.
Sorvoliamo sui tentativi di fracassare le vetrinette di medicinali, di afferrare il telefono del dottore, di infilarsi sotto la scrivania per raggiungere il cestino e mangiare la carta, di abbrancare tutte le cartelle cliniche ordinamente impilate e farne scempio.
Il bello è arrivato quando mi sono sdraiata sul lettino e ho infilato le gambe nelle apposite staffe.
Yuhuuu!!!
Il momento che aspettava!
E' balzato sul predellino davanti a me e si è tuffato a osservare ben bene la situazione, finalmente chiara ai suoi occhi .
Il dottore, già visibilmente seccato è sbottato in un "Ma signora! Non si può lavorare così!".
Io sarei morta, lì mezza nuda, in calzini viola e peli, incurante di lasciare due orfani e un maritozzo.
Meno male che l'assistente ha afferrato il Topolo e l'ha spostato di lato, permettendo al dottore di occupare il suo posto.
Mamma santa ragazzi, altro che campeggio naturista: è questa la vera innovazione!

5 commenti:

  1. Che scienziato il tuo Topolo, tutta osservazione sul campo.
    (Sto dottore invece mi pare che ha sbagliato un pò mestiere: fa il ginecologo e non sopporta i bambini?!)

    Francesca

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  2. @ Francesca: ehehe...un vero esploratore! Invece il gine i bambini non li sopporta proprio, dovresti vedere con che agio si relaziona a loro ;)
    Benvenuta su questo blog, ciao!

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  3. Allora doppio applauso al Topolo!
    Grazie

    Francesca

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  4. Vabbè, perdoniamo il ginecologo che non ama i bambini, già nati. L'importante è che sappia destreggiarsi ottimamente con quelli che devono ancora nascere!!
    Un saluto da una che ha praticato a lungo il naturismo (ai tempi, i campeggi FKK della oggi ex Jugoslavia erano ottimi!!).
    Mi sa che andrei d'accordo anche con in tuoi parents, eheheh...
    Un abbraccio

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  5. @Cautelosa: ehehehe... il ginecologo è veramente uno dei migliori che abbia mai avuto, il fatto che odi i bambini è una pecca che gli perdoniamo facilmente.
    Per quanto riguarda l'ex Jugoslavia... non ci siamo fatti mancare neppure quella!!!! Chissà che non ci siamo incontrati in qualche vita passata ;))

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