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lunedì 14 dicembre 2009

Nella vecchia fattoria...

Tanti anni fa, quando ancora vivevamo in città, una cosa che ci lasciava sempre di stucco era la domanda che tutti ci facevano quando dicevamo che ci saremmo trasferiti in campagna: bè, ma allora prenderete un cane, no?
Ecco.
In effetti la domanda giusta sarebbe stata: perchè? perchè, amici, avete deciso di abbandonare la metropoli tentacolare per andare a rifugiarvi in un buco di paesino, lontani da tutto e tutto?
Invece no, l'unico commento era che avremmo dovuto prendere un cane.
Mah.
Comunque, volevo annunciare che non abbiamo preso un cane, ma lui ha preso noi.
Insieme a 2 gatti.
Un paio di scoiattoli.
Una lepre.
Una famiglia di gazze.
E un branco di caprioli.
Il cane è quello del vicino, un vecchio setter, che viene tutti i giorni a farsi un giro intorno alla nostra casa: controlla la legna e ci fa una pisciatina. Annusa le scarpe da esterni e gli dà una leccatina. Scodinzola al Nanno , salta sulle sedie da giardino, fa ancora una pisciatina sulle ruote della Fango Car, un'altra nell'oleandro di Jeeg. Poi caga davanti alla porta d'ingresso e se ne va.
Nel tardo pomeriggio arrivano due gatti: uno grande arancione e bianco e uno più piccolo, grigio .
Questi si accoccolano sulla soglia della cucina, in attesa del maritozzo che gli lascia immancabilmente del cibo. Così prendono i topi, dice.
Come è pensabile che 2 gatti con la pancia piena abbiano voglia di andare catturare topi, non lo so.
Il Nanno li guarda estasiato, non vedo l'ora che sia estate per lasciarli giocare fuori insieme.
Poi abbiamo le gazze: maestosi uccelli bianchi e neri, manto lucido, voce potente. Hanno costruito il nido sui ciliegi della vigna, volano tutto il giorno in cerca di cibo, riempiendo il cielo di un gracchiare pieno.
Gli scoiattoli invece li vedo solo adesso che gli alberi sono spogli: corrono su e giù per i tronchi delle acacie, le code al vento, silenziosi e rapidi come saette.
La lepre sta nella vigna: si intravede di rado, tra un cespuglio di rosa canina e un ciuffo di melissa.
E' grande e tenera, mi piacerebbe poterla carezzare ma non credo si lascerà mai avvicinare.
Infine, e questa è scoperta di ieri, abbiamo i caprioli, un bel branco di caprioli adulti (ieri ne ho contati 6) che pascola sereno tra la vite e i ciliegi, guidato dal maschio più grande.
Ieri mattina, in una delle innumerevoli uscite verso la caldaia, mi sono fermata fuori a contemplare la vallata. Ho sentito un fruscio e li ho visti: fermi immobili, le orecchie tese e la codina dritta. Io non mi sono mossa e loro hanno ricominciato a brucare la poca erba superstite.
Poi improvvisamente han deciso di andare e a grandi balzi sono risaliti su per la collina.
Una meraviglia, altro che cane.

8 commenti:

  1. Per gli addicted della grande metropoli, l'unica ragione razionale per trasferirsi in campagna è avere spazio per il cane. E se il cane non ce l'hai, beh allora ti trasferisci in campagna per prenderlo.
    In ottica cittadina, in campagna non c'è niente di vivo. Gli animali selvatici non sono veri animali. Anzi, non sono animali per niente, sono un mito pre-colombiano, alla pari dei cerchi nel grano e delle piramidi Maia. Via, che interesse può esserci in un animale che non condivide i tuoi spazi e il tuo supermercato...
    Quando ci siamo trasferiti, ho scoperto un fagiano che cercava di fare il nido in giardino. L'ho detto ai colleghi cittadini. Il commento più frequente è stato: "in che senso?"
    Ci vuole pazienza :)

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  2. @ Dottorgioia: hai ragione, ci vuole pazienza. Comunque volveo sapere... ma in che senso il fagiano faceva il nido nel tuo giardino?!?
    Scherzo, dài!
    A presto
    P.S. a che punto siamo?! esce???

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  3. Anche noi passiamo dei quarti d'ora a osservare i volatili che sorvolano il torrentello che scorre in mezzo ai condomini e che si posano sui tetti e sugli alberi circostanti. Abbiamo capinere, passeri, pettirossi, gabbiani, rondini di mare, anatre, taccole, tortore, piccioni e persino una coppia di aironi. Lungo il torrente nidificano i germani e vi nuotano le trote e i cavedeni. L'unico elemento di disturbo: i cani (lordjim)

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  4. @ Lord Jim: caspita, anche voi siete messi bene in quanto ad animali selvatici. Che dire dei cani? Anche qui abbaiano spesso per ore intere, evidentemente avere spazio a disposizione non è sufficiente se non c'è nessuno a casa che si prende cura di loro :((

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  5. che meraviglia poter vivere a contatto con la natura.
    Io ho vissuto fino ai 18 anni in un paesino di 2 mila abitanti in sicilia in collina, con tanta campagna intorno. Adesso vivo in una città del nord e far capire a mio marito il mio bisogno di natura e difficilissimo...
    a presto
    rosita

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  6. @ Rosita: in Sicilia dove? Metà della mia famiglia è siciliana, e tanti vivono ancora laggiù.
    In effetti è una fortuna che mio marito ed io fossimo d'accordo sul trasferimento, non oso immaginare uno di noi di noi 2 vivere qui e sognare di stare ancora in città...
    Coraggio! Puoi venirci a trovare se vuoi, magari si convince da solo ;)))

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  7. La maggior parte del tempo vivo in città, dove cerco le poche briciole di natura (comprese formiche e coccinelle). Quando sono nella casa di vacanza, vicino al bosco, quando vedo un picchio su un albero, uno scoiattolo o la volpe, quando cmmino sull'erba e immergo le mani nella terra, solo allora mi sento veramente viva. Ti invidio!

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  8. @ MP: cara, non è tutto rose e fiori, letteralmente! Cmq, quando torniamo in città ci sentiamo veramente male e ci chiediamo come abbiamo fatto a viverci per tanto tempo...

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