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giovedì 29 ottobre 2009

Ma te....???

Sono a favore dei sondaggi, sempre, in effetti nutro un'insana quanto bizzarra passione per le interviste, specie se telefoniche. Non chiedetemi perchè, ma quando mi telefonano per avere la mia opinione su qualcosa, qualunque cosa - ahimè, rispondo sempre entusiasta.
Figuriamoci se potevo evitare di iscrivermi al programma di interviste della nostra regione dedicato alle neomamme: una volta ogni 3 mesi mi chiama un'infermiera del consultorio e mi interroga sul Nanno e sulla mia vita con lui.
Le domande spaziano da "allatti al seno o con latte artificiale" oppure "hai già fatto i vaccini" fino a "il marito/compagno ti da una mano in casa e con il bambino".
Alcune domande sono molto pertinenti ("hai avuto bisogno di un pediatra o dell'ospedale negli ultimi mesi"), altre sono stimolanti ("la presenza di parenti o amici dopo il parto è stata di conforto o fonte d'ansia") altre sono delle prese per i fondelli ("ti senti più o meno stanca da quando hai il bambino?" - "dormi di più o di meno?"), insomma, ce n'è per tutti i gusti.
Ma la domanda chiave, quella che ogni volta mi lascia perplessa è: "da quando hai il bambino, la tua vita è cambiata in meglio o in peggio?".
Ecco.
Una domanda così presuppone ore di discussione, di analisi, di confronto, di spiegazioni.
Vorrei invitare l'infermiera a casa, apparecchiare per un tè e cominciare con un: in che senso in meglio o in peggio?
In meglio, naturalmente, visto che desideravamo un figlio da anni e siamo stati fortunati, il Topolo è un bambino sano, allegro, amplificato e meraviglioso.
In meglio, ovviamente, visto che essere mamma è un'immensa gioia, una scoperta, un'avventura, un gioco, una stupefatta rivelazione ogni giorno.
In meglio, ça va sans dire, perchè la maternità, a mio parere, per una donna è sempre un'esperienza, una trasformazione, un cambiamento, un completarsi andando a toccare aspetti dell'animo femminile mai neanche immaginati prima.
Però non è finita qui.
In peggio, perchè ci sono giorni in cui la stanchezza, il sonno, l'esaurimento di ogni energia fanno apparire terrificante anche solo pensare di uscire di casa.
In peggio, perchè a volte la solitudine è così penetrante che ci si sente sole al mondo, abbandonate da tutto e tutti.
In peggio, perchè le giornate in cui il Nanno non sta bene, o ha sonno, o è nervoso fanno assaporare la rabbia in tutte le sue forme e si ha persino paura di quello che si potrebbe fare.
In peggio, perchè a volte anche l'idea di un cinema, di un libro, di un aperitivo è talmente nostalgica da far dubitare che ci sia mai stata una vita prima.
Alla fine, in quei 3 secondi di tempo che ho per ribattere, in ogni modo rispondo sempre in meglio, of course.

2 commenti:

  1. Ciao Madda! Come stai? E come sta il topolo? Noi siamo ancora qua nel quel di Sturla.. stanno anche facendo dei lavori per ricoprire il torrente.. ad ogni accensione del martello pneumatico ci resta perenne la suspense: la cucina crollerà non noi dentro;-)? Insomma ci dilettiamo con le caselle di posta, utenti, studenti.. ecc. ed anche servizi nuovi..;-/ Scommetto che non ti manca per niente tutto ciò.. ci mancherebbe:-)! Non avrai per caso nostalgia? Goditi la vita tranquilla di campagna;-))
    Bacioni Sara

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  2. Ehi Sara, quanto tempo!!! Solo a leggere il tuo commento ho avuto, ehm , come dire... un CONATOOOO!!!
    Non mi manca nulla di CSITA, se non voi, naturalmente, un Bacione dalla campagna nebbiosa.
    Ciao!

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