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mercoledì 7 ottobre 2009

Dio li fa e poi li accoppia

Ho scoperto il significato della parola "idiosincrasia" a 17 anni, con il risultato dei test attitudinali: il soggetto (me) presenta una patologica idiosincrasia per tutte le materie scientifiche, matematiche, tecniche. Al contrario è felicemente (felicemente?) portata per tutto ciò che riguarda la sfera linguistica, di vocabolario, e relazionale- emotiva.
Ma va.
Il mio voto tipico in matematica non era nemmeno un voto, ma A.I. = Assolutamente Inclassificabile. Il prof di mate un giorno ha detto al mio papà che visto che non si può cavar sangue da una rapa, mi basta che sua figlia stia zitta e buona nel banco e io la promuovo.
Che caro.
Insomma, questo per dire che io e i numeri, io e i ragionamenti, io e le capacità logico - astratte, matematiche, geometriche, tecniche non ci parliamo.
Non ci siamo mai parlati.
Ricordo che in seconda elementare avevo enormi problemi con le frazioni, la dannata torta divisa in quinti o ottavi mi dava dei bei grattacapi.
Naturalmente, visto che questa è la sacra legge del karma, sono nata in una stirpe di ingegneri, addirittura ne ho sposato uno, tanto per avvilirmi ogni giorno di più.
Il maritozzo mi parla di leggi di rifrazione della luce, di riflessione, di dispersione del suono, cerca di inculcarmi la teoria delle potenze, quella dei frattali, mi interroga a sorpresa sul teorema di Pitagora e sulla legge di Archimede, mi confida che spesso, per non annoiarsi, immagina di ruotare dei solidi nello spazio, tanto per vedere l'effetto che fa.
Io gli chiedo quanta torta vuoi, lui risponde un sedicesimo, grazie.
Uno strazio.
In compenso, perchè la fortuna è cieca ma il karma ci vede benissimo, lui è la negazione totale per tutto ciò che è italiano, inglese, spelling, letteratura.
Storpia le parole, inventa tempi e modi verbali, non ricorda il nome di una località neanche a morire, ha una pronuncia inglese che farebbe accapponare la pelle a un'iguana.
Compila le parole crociate inserendo parole a caso "perchè suonano bene" e quando gli mostro il risultato dei rebus mi guarda stranito, confessando che io parlo, ma lui sente solo le onde del mare.
Meno male che ci siamo incontrati, ci completiamo perfettamente, solo assieme riusciamo a condurre un'esistenza normale.
Ma il Nanno ? Da chi avrà preso?
Ogni giorno preghiamo che abbia preso il meglio di entrambi, non osiamo neanche immaginare il contrario: con le mie capacità matematiche e quelle linguistiche del maritozzo riteniamoc he a stento riuscirebbe a terminare la scuola materna.
E dopo?
Subito a lavorare!

1 commento:

  1. Ciao Madda, un cliente che doveva arrivare fra 10 minuti mi ha tirato il pacco e così in vece di recuperare l'enorme arretrato che ho sul lavoro, sentendo la mancanza di rapporti amicali, ho letto il tuo blog, vuoi indicarmi un posto della rete in cui guardare qualche foto del topolo? Baci mic

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