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venerdì 10 ottobre 2008

Educazione e gravidanza non si incontran mai

Sarete lieti di sapere che la famosa educazione che mi hanno a fatica inculcato nonni e genitori sta finalmente trovando strada nella mia mente obnubilata dal cibo.
Oggi in mensa, ad esempio, ero seduta con una deliziosa coppietta di colleghi, tanto carini e gentili. Essi conversavano amabilmente, rivolgendomi educate domande sulla casa, il lavoro, la vita in generale.
Io ero Dr Jeckill e Mr Hide: una parte di me che ancora riportava tracce di civiltà, desiderosa di fare amicizia con i due, rispondeva gentilmente, elargendo dolci sorrisi e simpatici commenti; l'altra parte di me, abitata da un cinghiale selvaggio, vedeva solo quello che avevo nel piatto (e nel piatto dei colleghi, naturalmente).
Il punto è che la mia collega, magrina e delicata, succhiava le sue carotine una a una, con una lentezza esasperante mentre io, affamata come una iena dopo la stagione secca, mi sarei direttamente scofanata il piatto con tutto lo spezzatino, le patate, la pasta, il dolce e tutto quanto.
Alla fine, ho adottato una strategia veramente patetica: ho cominciato a bere acqua, un bicchiere alla volta, nell'attesa che i due finissero, facendo finta di lasciare nel piatto metà della pasta e gran parte dello spezzatino.
Ma quando i 2 si sono alzati... ragazzi, non mi ha tenuto più nessuno!!!! Ho finito la pasta, la carne, le patate, il sugo, la frutta e il dolce!!!!
Ahhhh... finalmente la pace dei sensi.....

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