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martedì 6 luglio 2010

Da grande

Quando avevo 19 anni, finita la maturità, il mio sogno era diventare una fotomodella.
Non una qualsiasi, ça va sans dire, ma una alla stregua di Linda o Naomi o anche Cindy, tanto per citare quelle dei miei tempi.
Inutile dire che non sono diventata una fotomodella, nè famosa, nè ricca, nemmeno un po' figa, tanto per precisare.
Forse un po' più istruita, visto che i miei, inorriditi, mi hanno spedito all'università senza manco passare dal via per le 20.000 £.
Insomma. E' stato il mio unico sogno, sfrantegato contro un muro di realtà.
Questo per dire che non è che io sia poi così abituata a sognare o immaginare scenari diversi per me e la mia vita.
E così, ad un passo dalla disoccupazione, con le giornate che mi si srotolano davanti, il caldo che affligge e il Topolo con 40 e passa di febbre, me ne sto qui, mesta mesta a sforzarmi di costruire qualcosa di sensato ma, ahimè, non esce un cavolo di nulla.
Altro che downshifting qui ci vorrebbe un insegnante di sogni, altro che.

4 commenti:

  1. Abbi fede. E pazienza. Le illuminazioni a volte ci mettono un po' ad illuminare.
    In ogni caso:
    1. io sono una grande consumatrice di miele e, se lo vendete, lo compro volentieri!
    2. il cucciolo ha un vivace interesse per gli animali e non vedo l'ora di portarlo in una fattoria didattica.
    3. un bed & breakfast, no? così, tanto per arrotondare...
    in bocca al lupo per tutto :-)

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  2. @Dottorgioia: oh yes! tutte idee stra- analizzate e soppesate, ci vorrà un po' di tempo ma vedrai che almeno una riusciremo a realizzarla ;))
    Ciao

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  3. quel Simone Perotti sta spopolando... ormai parlano tutti di downshifting. E io che volevo downshiftare per andare contro corrente...

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  4. @ Angelo: non puoi più. Dannati downshifters! Sono ovunque (perfino qui in casa mia)!

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