Se mi aveste chiesto, fino a un anno fa, cos'è per te la nebbia, avrei risposto con sufficienza: come cos'è la nebbia, è quella roba bianca, un po' tipo nuvola, che c'è a Milano e nella pianura Padana, roba strana, vista poche volte. Bon, basta così.Un anno dopo eccomi qui pronta ad intavolare una complessa analisi del fenomeno "nebbia" che, dopo lunghe indagini, sembra effettivamente un po' più articolato del previsto.
Partiamo dal colore: la nebbia è irrimediabilmente bianca, ma non bianchetta, biancuccia, biancoletta un po' trasparente. No. Proprio BIANCA, di quel bel bianco sparato da sembrare la parete di casa tua, stesso colore e spessore.
E poi, la consistenza: scordatevi le soffici nuvolette, tanto paffute, che viene voglia di involtolarcisi e schiacciarci una pisa dentro. La nebbia è FREDDA, fredda e bagnata. E' tipo acqua nebulizzata che bagna gli occhiali e arruffa i capelli come solo lo scirocco potrebbe fare.
Ancora, la direzione: la nebbia non scende mai, sale sempre. Sale dai fiumi, in alto verso gli argini, poi la riva, più su ancora, verso il pianoro, le strade, i palazzi i tetti. E quando sale sembra una mano, con lunghe dita bianche che ghermiscono i paesi, le piazze, le persone. Fa una certa impressione!
Infine, la cosa più bella, che ai miei occhi è anche la più strana: se c'è nebbia, IsoRadio docet, c'è alta pressione e se c'è alta pressione vuol dire che la giornata volgerà al bello.
Quindi, e qui si dimostra una certa conquistata paesinità, alle 6 del mattino, quando nel buio pesto (e nel freddo caino dei soliti -2) Jeeg ed io ci avviciniamo alla macchina cercando di identificarla tra la nebbia e la brina è con un certo orgoglio che affermiamo ad alta voce, di modo che gli altri pendolari ci possano sentire: mmmh... nebbia e brina, oggi farà sicuramente bello!
Partiamo dal colore: la nebbia è irrimediabilmente bianca, ma non bianchetta, biancuccia, biancoletta un po' trasparente. No. Proprio BIANCA, di quel bel bianco sparato da sembrare la parete di casa tua, stesso colore e spessore.
E poi, la consistenza: scordatevi le soffici nuvolette, tanto paffute, che viene voglia di involtolarcisi e schiacciarci una pisa dentro. La nebbia è FREDDA, fredda e bagnata. E' tipo acqua nebulizzata che bagna gli occhiali e arruffa i capelli come solo lo scirocco potrebbe fare.
Ancora, la direzione: la nebbia non scende mai, sale sempre. Sale dai fiumi, in alto verso gli argini, poi la riva, più su ancora, verso il pianoro, le strade, i palazzi i tetti. E quando sale sembra una mano, con lunghe dita bianche che ghermiscono i paesi, le piazze, le persone. Fa una certa impressione!
Infine, la cosa più bella, che ai miei occhi è anche la più strana: se c'è nebbia, IsoRadio docet, c'è alta pressione e se c'è alta pressione vuol dire che la giornata volgerà al bello.
Quindi, e qui si dimostra una certa conquistata paesinità, alle 6 del mattino, quando nel buio pesto (e nel freddo caino dei soliti -2) Jeeg ed io ci avviciniamo alla macchina cercando di identificarla tra la nebbia e la brina è con un certo orgoglio che affermiamo ad alta voce, di modo che gli altri pendolari ci possano sentire: mmmh... nebbia e brina, oggi farà sicuramente bello!

