Un anno dopo eccomi qui pronta ad intavolare una complessa analisi del fenomeno "nebbia" che, dopo lunghe indagini, sembra effettivamente un po' più articolato del previsto.
Partiamo dal colore: la nebbia è irrimediabilmente bianca, ma non bianchetta, biancuccia, biancoletta un po' trasparente. No. Proprio BIANCA, di quel bel bianco sparato da sembrare la parete di casa tua, stesso colore e spessore.
E poi, la consistenza: scordatevi le soffici nuvolette, tanto paffute, che viene voglia di involtolarcisi e schiacciarci una pisa dentro. La nebbia è FREDDA, fredda e bagnata. E' tipo acqua nebulizzata che bagna gli occhiali e arruffa i capelli come solo lo scirocco potrebbe fare.
Ancora, la direzione: la nebbia non scende mai, sale sempre. Sale dai fiumi, in alto verso gli argini, poi la riva, più su ancora, verso il pianoro, le strade, i palazzi i tetti. E quando sale sembra una mano, con lunghe dita bianche che ghermiscono i paesi, le piazze, le persone. Fa una certa impressione!
Infine, la cosa più bella, che ai miei occhi è anche la più strana: se c'è nebbia, IsoRadio docet, c'è alta pressione e se c'è alta pressione vuol dire che la giornata volgerà al bello.
Quindi, e qui si dimostra una certa conquistata paesinità, alle 6 del mattino, quando nel buio pesto (e nel freddo caino dei soliti -2) Jeeg ed io ci avviciniamo alla macchina cercando di identificarla tra la nebbia e la brina è con un certo orgoglio che affermiamo ad alta voce, di modo che gli altri pendolari ci possano sentire: mmmh... nebbia e brina, oggi farà sicuramente bello!
Partiamo dal colore: la nebbia è irrimediabilmente bianca, ma non bianchetta, biancuccia, biancoletta un po' trasparente. No. Proprio BIANCA, di quel bel bianco sparato da sembrare la parete di casa tua, stesso colore e spessore.
E poi, la consistenza: scordatevi le soffici nuvolette, tanto paffute, che viene voglia di involtolarcisi e schiacciarci una pisa dentro. La nebbia è FREDDA, fredda e bagnata. E' tipo acqua nebulizzata che bagna gli occhiali e arruffa i capelli come solo lo scirocco potrebbe fare.
Ancora, la direzione: la nebbia non scende mai, sale sempre. Sale dai fiumi, in alto verso gli argini, poi la riva, più su ancora, verso il pianoro, le strade, i palazzi i tetti. E quando sale sembra una mano, con lunghe dita bianche che ghermiscono i paesi, le piazze, le persone. Fa una certa impressione!
Infine, la cosa più bella, che ai miei occhi è anche la più strana: se c'è nebbia, IsoRadio docet, c'è alta pressione e se c'è alta pressione vuol dire che la giornata volgerà al bello.
Quindi, e qui si dimostra una certa conquistata paesinità, alle 6 del mattino, quando nel buio pesto (e nel freddo caino dei soliti -2) Jeeg ed io ci avviciniamo alla macchina cercando di identificarla tra la nebbia e la brina è con un certo orgoglio che affermiamo ad alta voce, di modo che gli altri pendolari ci possano sentire: mmmh... nebbia e brina, oggi farà sicuramente bello!
..mmm.. e l'esperienza di guidarci dentro tutti i santi giorni, com'è per una (ex) genovese?
RispondiElimina@riccardo: ahahahahah, un'esperienza unica! Ti dico solo che non ho ancora individuato il magico tasto che accende gli antinebbia...:(((
RispondiEliminaCiao Maddalena!!!
RispondiEliminaNon so se lo sai gia' ma nel lontano 1 Gennaio del 2006 ho guidato (di notte) prima su un lastrone di ghiaccio dalla Carantina a Campo Ligure e poi con una nebbia fitta dall'autostrada (Masone) a Firenze e piu' su' fino a casa mia. Non ho gli antinebbia e ti giuro e' stata un'esperienza esilarante mi sono fermata 3 volte a prendere un caffe', e' stata da brivido, peggio della neve: partendo alle 21:30 sono arrivata a casa alle 4:30 del 2 mattina. E mi e' andata di lusso c'erano molti camion che mi facevano strada, sì, a 60 all'ora...
Un abbraccio a presto.
Michela
@michi: sì, mi ricordo!!! Quando ce l'ha raccontato Lamberto, il giorno dopo, non ci potevo credere!Comunque grande, sei troppo una super donna! Un bacione
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